Assange in pericolo o si sente in pericolo, per questo bussa alla porta della Francia, ma Parigi non apre e lo lascia fuori.
In una lunga lettera inviata al presidente Francois Hollande e pubblicata dal quotidiano Le Monde, il controverso fondatore di Wikileaks, che vive da “tre anni e dieci giorni” barricato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, chiede che gli sia concesso l’asilo politico in Francia, in quanto “giornalista perseguitato e minacciato di morte dalle autorità statunitensi a causa della mia attività professionale”.
Accogliendolo, dice, “Parigi farebbe un gesto umanitario ma anche simbolico, inviando un incoraggiamento a tutti i giornalisti e i ‘lanciatori di allarmi’ che rischiano la loro vita quotidianamente”.
Assange fa in particolare riferimento a una dichiarazione del ministro della Giustizia francese, Christiane Taubira, personalità dell’ala sinistra dell’esecutivo e incline a parlare fuori dai vincoli della linea di governo.
Ai microfoni di Bfm Tv, aveva dichiarato che “non sarebbe scioccata” se la Francia decidesse di garantire asilo ad Assange o a Edward Snowden, sottolineando il “valore simbolico” che avrebbe un simile gesto.
“Guardiana di una Costituzione che obbliga la Francia ad accogliere i combattenti per la libertà minacciati di morte – scrive Assange della Taubira – di una Costituzione che obbliga il mondo ad aprire gli occhi per la nobiltà di una tale esigenza, ha aperto una strada che, spero, non si richiuderà”. “La mia vita oggi è in pericolo, signor presidente, e la mia…
Assange in pericolo chiede asilo, la Francia risponde no
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