(AVN) Venezia, 5 dicembre 2008sponsor Presentata oggi a Venezia, nella sede della Giunta regionale di palazzo Balbi, la mostra “Nino Memo. Archetipi e antichi mestieri”, che si inaugura sabato 6 dicembre alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista. E’ questo l’ultimo dei cinque appuntamenti che la Società culturale Fondamenta di Treviso ha realizzato, in collaborazione con la Scuola grande San Giovanni Evangelista e con il patrocinio e il contributo della Regione del Veneto, per valorizzare l’opera di autori veneti come Gustavo Boldrini, Ennio Finzi, Giovanni Pontini, Simon Benetton, Angelo Brugnera, Loredano Rosin e Bepi Longo. La mostra di Nino Memo rappresenta un peculiare percorso espositivo che, oltre a dare testimonianza dell’iter sessantennale dell’artista veneziano, ne sottolinea il percorso metalinguistico compiuto dall’autore. In esposizione saranno presenti, oltre alle opere in pittura, un certo numero di rielaborazioni in mosaico e serigrafia sviluppate sugli stessi temi affrontati nei testi pittorici e reinterpretati in merletto da Norma Molin, moglie del pittore veneziano e maestra ricamatrice formatasi presso la Scuola di ricamo “Olga Asta” di Burano. La mostra rappresenta, così, anche un originale omaggio a tradizioni antiche (merletto, mosaico) e moderne (serigrafia), che in passato hanno caratterizzato il patrimonio artigianale e artistico veneziano, ma che dimostrano, attraverso l’inedito rapporto con il lessico artistico contemporaneo, di aver mantenuto una capacità significativa ed emozionale che travalica la storia. La Regione del Veneto ha ritenuto di patrocinare e sostenere anche finanziariamente l’iniziativa perché si inserisce in un contesto di riscoperta e valorizzazione dell’arte veneta del ‘900. A questo scopo la Regione ha avviato alcune iniziative, tra cui il completamento della “Collana della Pittura veneta” in collaborazione con la casa editrice Electa, il progetto “Il ‘900 al Bo” con il quale si è inteso valorizzare la produzione dei maestri che lo scorso secolo hanno contribuito alla decorazione dei palazzi universitari di Padova e sempre nella città del Santo il censimento, in collaborazione con il Comune, degli artisti del ‘900. |