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Anziani nel mirino dei malviventi, a Mestre due truffe in poche ore

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anziani nel mirino due truffe a mestre
Nuova offensiva dei malviventi che, approfittando degli anziani e delle fasce deboli, mettono a segno truffe e raggiri con gli artifici più disparati.
Nella giornata di domenica le volanti della Polizia di Stato sono dovute intervenire a Mestre su due episodi che hanno visto protagonisti, loro malgrado, due persone anziane, rimaste vittime dei malfattori.
Il primo episodio si è verificato nel primo pomeriggio, quando alla porta di casa di un signore di 75 anni, con invalidità civile, si sono presentate due donne dall’aspetto nomade. Le stesse lasciavano intendere di essere disponibili ad un approccio di natura sessuale, ma l’anziano non intendeva dare seguito alla proposta.
Ciò nonostante, una delle due, nel tentare un approccio più diretto nei confronti dell’uomo, riusciva a sfilargli la collana d’ora che portava al collo, per poi dileguarsi velocemente insieme alla complice.
Le ricerche in zona effettuate immediatamente dagli agenti delle volanti in zona non consentivano però di rintracciare le due reponsabili.
Il secondo episodio è invece avvenuto nella serata: una donna (89enne), tramite i figlio (non convivente con lei), segnalava che poco prima, mentre stava rincasando, era stata avvicinata da un uomo che si era qualificato come appartenente alle Forze dell’Ordine (tra l’altro, pare avesse anche un cappellino con scritta “Polizia” ed un tesserino non meglio specificato): quest’ultimo chiedeva di accedere in casa per effettuare alcuni controlli in quanto in zona si erano verificati dei furti.
Una volta entrato, insieme verificavano che gioielli e gli oggetti d’oro erano ancora al loro posto: poco dopo, l’individuo (che parlava in lingua italiana) usciva dall’abitazione, e la donna si accorgeva che i monili erano oramai scomparsi.
Anche in questo caso, le ricerche in zona davano esito negativo.

Anche in questo caso, come in precedenti occasioni, la Polizia di Stato invita i cittadini a prestare la massima attenzione a chi si avvicina a persone sole, in età avanzata o con difficoltà psico-fisiche: spesso, con la scusa di fornire un aiuto disinteressato, o con altri raggiri spesso anche banali (per esempio riferendosi a vecchi rapporti di amicizia o parentela), carpiscono le fiducia delle persone per poi derubarle di quanto in loro possesso. In casi come questi (o come quelli fino ad ora censiti dalla Questura di Venezia), il consiglio è sempre quello di verificare chi si ha realmente di fronte, e rifiutare aiuti ed assistenza non richiesti. In ogni caso, chiamare il 113: la sola telefonata alla Questura ha spesso il potere di far allontanare i malintenzionati. E comunque una volante verrà inviata per accertare con sicurezza quanto sta avvenendo.

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