Affidarsi ai versi e alla poesia, in Italia, patria della scrittura, dei letterati, delle più belle pagine di storia della letteratura, è sempe più difficile e raro, ma l’autore che vi presentiamo oggi, all’esordio con la sua raccolta di poesie ”esistenzialiste”, ci da prova che esprimere i propri sentimenti e celarli dietro alla forma poetica, è ancora possibile.
Il poeta in questione è Francesco De Luca, che sin dall’età di 19 anni coltiva la passione per la musica e la poesia: Anomalie (Edizioni Terre Sommerse, pag.134, €15) è il suo primo lavoro edito. Sono passati vent’anni, come ci dice nell’introduzione, dalla prima composizione poetica e direttamente dall’Oriente (dalla Cina), dove ne ha composto altre, nella sua opera pubblicata, rivivono il 1998-1999, gli anni poetici.
Ritornare a nuova vita è un po’ l’inno della raccolta stessa. Come dice De Luca: ”perchè tornare a pubblicare un libro di poesie scritto a diciannove anni? Mi rispondo così.
Per una presa di coscienza, per la decisione di affrontare questo periodo buio, necessario, di morte dell’anima, con un gesto semplice: la poesia o l’elementarietà dell’essere. Perchè solo la poesia è capace di smuovere gli animi, così come la musica.”
La poesia inoltre, come altri generi letterari, fa rima con fantasia, perché poter affidarsi alle parole, ”adottarle” e ”sacrificarle” significa sconfinare e portare con se il lettore. De Luca con questi componimenti (in italiano e tradotti in inglese) ci riesce appieno e grazie al suo agglomerarsi di parole in ”libertà ordinata”, quasi fosse un flusso di coscienza, trasporta chi legge in un’altra dimensione: nella natura e nella profondità dell’anima.
La raccolta spazia spingendosi in territori da esplorare, tra mente, sogno e desideri, accompagnati da un suono, quello della poesia pura, che si insinua nel lettore. Fin dai primi componimenti, ciò che si percepisce sono le immagini: di territori desolati, abitati da mostri, da un ”fuoco freddo”. Quello descritto pare un mondo distrutto, nel quale ci si sente soli ed è allora all’amore, ai sentimenti, che l’autore guarda.
Folle delicatezza, parole che si fanno percezioni ed un linguaggio che finisce per raggiungere il suo scopo: rendere pura la poesia. Anomalie rappresenta ”un’anomalia poetica”, che riesce a coinvolgere con la sua passionalità ed intensità, regalando emozioni nuove, come un nuovo viaggio, alla scoperta di sensazioni nuove.
Alice Bianco
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Grazie per la vibrante recensione.