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Alzata soglia uso contanti. Renzi e il grosso favore agli habituè del ‘nero’

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Alzata soglia uso contanti. Renzi e il grosso favore agli habituè del 'nero' in euro

La fatica che aveva fatto Mario Monti gettata via.
La soglia per l’uso dei contanti era stata abbassata a 1.000 euro proprio dal governo Monti tra le proteste, allo scopo di favorire la lotta all’evasione e la tracciatura della circolazione del ‘nero’.
Ora la libera circolazione dei contanti salirà fino ad un massimo di 3mila euro per favorire l’ottimismo e la voglia di spendere degli italiani (e anche qui ci sarebbe da discutere).
Certo è che la nuova misura è un grosso favore a imprenditori, commercianti e professionisti abituati a fare profitto “in nero”.

Secondo il premier Renzi non è limitando l’uso del contante che si fa la lotta all’evasione. Ma l’annuncio fa subito discutere e suscita reazioni opposte all’interno della stessa maggioranza: da un lato Angelino Alfano, sul piede di guerra sul tema delle unioni civili, esulta invece, insieme a tutta Area popolare, per una misura chiesta a gran forza – e sostenuta anche da Scelta Civica – che “paradossalmente è di centrodestra”. Dall’altra esplode invece lo sdegno della minoranza Pd, sintetizzata dal messaggio di Pierluigi Bersani, secondo il quale così si favoriscono gli
evasori.

Bisogna dire “basta al terrore, chi fa il furbo lo stronco per bene ma i cittadini per bene non devono essere assediati da un esercito…” spiega il premier di buon mattino.
I soldi comunque “sono tracciati”, per questo la proposta che arriverà in parlamento “è riportare i livelli del contante alla media europea”, un “piccolo gesto per incentivare i consumi”.

L’annuncio in effetti viene accolto con entusiasmo dalle associazioni del turismo, che vedono nella misura un allineamento con i competitor e una semplificazione dei rapporti con i visitatori stranieri abituati all’estero “ad un ampio utilizzo dei contanti” e dai commercianti, con Confesercenti che già si spinge avanti a chiedere anche di eliminare gli scontrini.

Divisi invece i consumatori, con il Codacons che plaude a una misura chiesta da tempo, mentre per Adusbef e Federconsumatori si tratta di una scelta “immotivata e fuori luogo”, un “clamoroso ed insensato passo indietro sul fronte della tracciabilità, della legalità e della trasparenza”.

Dello stesso parere i sindacati, con la Uil che si dice preoccupata per una misura che “va esattamente nella direzione opposta ad una seria lotta all’evasione fiscale, di cui l’Italia detiene la maglia nera in Europa”. E che allarma ancora di più l’ala sinistra del partito del premier, pronta a dare battaglia già in Senato, da dove inizierà l’esame della legge di Stabilità.

“Non si dica che, alzando la soglia a 3mila euro, si favoriscono i consumi”, tuona l’ex segretario Bersani. “Chi ha 3mila euro da spendere – è il suo ragionamento – sicuramente ha la carta di credito. Si incoraggerebbero consumi in nero, riciclaggio, evasione e corruzione come certificato da tutte le agenzie a partire dalle Entrate”.

Bersani si dice “amareggiato” per il messaggio che si rischia di far passare all’Italia, anche perché prima di arrivare alla media europea sui contanti bisognerebbe arrivare “alla media europea nella lotta all’evasione, al nero e alla corruzione”.

Mario Nascimbeni

14/10/2015

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