Gli allarmi bomba si moltiplicano a Venezia, come nel resto del mondo. A volte però basterebbe un pò più di attenzione per evitare una mobilitazione delle forze di polizia e ore di angoscia collettiva.
Ieri il caso di un turista che aveva lasciato abbandonato il suo zainetto. All’interno biscotti, merendine e un carica batterie.
Piazza San Marco, luogo osservato speciale in questi giorni di tensione. Vicino alla Basilica di San Marco uno zainetto nei pressi dell’ingresso viene notato verso le 17 ignorato da tutti. I custodi della Basilica hanno chiamato la polizia.
Ma quanto costano alla collettività questi ‘procurati allarmi’, senza pensare al disagio derivato da preoccupazione e tensione?
Senza pensare che polizia, carabinieri, artificieri, indaffarati a correre da una parte all’altra inutilmente, potrebbero incorrere una volta o l’altra nell’aneddotica approssimazione della storiella di ‘al lupo, al lupo’.
Lo zainetto con all’interno biscotti e merendine ieri era stato lasciato fuori dalla Basilica dal proprietario stesso che, al termine della sua visita, è andato tranquillamente a recuperarlo scoprendo di aver scatenato un parapiglia.
Sono decine in questi giorni i ritrovamenti di bagagli abbandonati o dimenticati incustoditi, con danno provocato per lo stato di tensione soprattutto nelle zone più a rischio, come l’area marciana, nei pressi di monumenti o in luoghi fortemente affollati.
La soluzione per i falsi allarmi bomba? Informative per i turisti alle porte della città e ove possibile poi la ‘multa’ ai distratti. Sono in diversi infatti a pensare ormai che la sconsiderata dabbenaggine di pochi non debba più condizionare le giornate della collettività, con i carichi di preoccupazione che queste dimenticanze portano, inoltre.
Paolo Pradolin
01/04/2016
(cod. allabo)
foto di repertorio