I recenti fatti di sangue legati al terrorismo fanno alzare l’allerta anche (e forse soprattutto) nelle località turistiche, città d’arte e località balneari. Arriva infatti dal Viminale un avviso alle forze di polizia affinchè l’attenzione sia massima, addirittura prevedendo controlli personali a campione tra turisti e residenti.
Durante il vertice del prefetto Domenico Cuttaia con i vertici delle forze dell’ordine veneziane, a cui era presente anche il procuratore distrettuale antiterrorismo Adelchi D’Ippolito, è stata resa nota la comunicazione che invita ad aumentare ancor di più i controlli, a partire – appunto – dai luoghi di aggregazione turistica.
Ma mentre la presenza delle forze dell’Ordine, in divisa e non, è stata finora discreta, ad esempio nelle zone attorno a San marco, con lo sguardo puntato all’ambiente circostante, ora il nuovo livello di allerta introduce una modalità “attiva” ai fini della prevenzione.
Controlli personali saranno effettuati ora a campione, fermando le persone per strada, che siano turisti o residenti, ai fini della sicurezza collettiva. “Prego documenti”, oppure “Apra la borsa per cortesia…” e via dicendo, a sottolineare che l’attenzione è massima, nella speranza che tutti siano collaborativi e non vi siano reazioni infastidite dato che siamo nell’ottica della sicurezza collettiva.
Per i controlli verrà utilizzato il personale di rinforzo già messo a disposizione dal ministero dell’Interno, mentre il prefetto ha chiesto ai sindaci della provincia di Venezia aiuto affinché vengano messi a disposizione anche gli agenti della polizia locale.
Controlli e verifiche che continuano, comunque, a tutti i livelli. Siti e blog internet, ad esempio, in cui si riscontrino presenze sospette, sono attentamente monitorati in tempo reale.
«Anche se qui in Veneto non ci sono motivi particolari di preoccupazione rispetto a quella generale di tutto il mondo» conclude il procuratore distrettuale antiterrorismo Adelchi D’Ippolito.
Paolo Pradolin
28/06/2015
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