Già in altre occasioni aveva aggredito e picchiato la compagna, maggiorenne da poche settimane. Una ragazza che nel mese di giugno gli aveva dato la gioia di diventerà papà, anche se lui, clandestino, non aveva potuto riconoscere la figlia.
Ieri mattina l’ennesimo episodio di violenza addirittura all’interno della Prefettura di Vicenza. L’aggressione alla compagna questa volta è costato all’uomo, un albanese di 23 anni, l’arresto in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia.
L’episodio si è verificato davanti allo sportello dell’ufficio immigrazione, dove la ragazza, sua connazionale, si era recata per ottenere dei documenti per la bambina, che aveva con lei.
All’arrivo dell’uomo, con il quale la 18enne ha convissuto per circa un anno prima di tornare a vivere con la madre, è nato il parapiglia.
Il 23enne ha strappato dalle sue mani la bimba, per poi rimetterla nella carrozzina cominciando a picchiare selvaggiamente la compagna, che è stata presa a calci e pugni, al punto da farla cadere a terra.
Diverse persone, tra cui anche l’usciere della Prefettura, hanno cercato di fermare l’ira dell’aggressore mentre nel frattempo è stato chiesto l’intervento al 113.
I poliziotti, giunti sul posto, hanno arrestato l’albanese.
La giovane invece, che ha riportato diversi traumi, ferite e contusioni, è stata ricoverata in
ospedale.
Monica Manin | 22/07/2016 | (Photo d’archive) | [cod albavi]