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Parziale marcia indietro di Cà Farsetti sul day after l'acqua alta.
Il sindaco, Massimo Cacciari, conferma che non sarà chiesto lo stato di calamità "non ci sono stati morti né feriti" aveva detto, però si è deciso di andare incontro a commercianti, artigiani e a quanti abbiano subito danni. Non si conosce ancora l'entità dello stanziamento, ma, per certo, la situazione sarà accostata alla richiesta di ripristino dei finanziamenti della Legge Speciale al governo. "Non basta finanziare il Mose con 800 milioni, ai cittadini vanno date risposte concrete" ha dichiarato l'assessore Rumiz. sponsor
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Le polemiche corrono però su molti fronti. C'è persino qualche agenzia di stampa, alla ricerca di sensazionalismo, che ha attribuito al sindaco messaggi preoccupanti che sconsigliavano di venire a Venezia.
Nella serata di ieri Cacciari ha inteso dichiarare: "Mi viene riferito che in alcuni organi di stampa e siti in lingua inglese sarebbero riportate frasi a me attribuite che inviterebbero i turisti a non venire a Venezia per una qualche incomprensibile ragione legata a presunti pericoli. Ciò è frutto di una totale e altrettanto incomprensibile distorsione delle mie dichiarazioni, quando nel momento culminante della marea eccezionale, ho tenuto a rilevare che per quelle poche ore in cui il fenomeno ha mostrato la sua massima intensità , si poteva evitare di circolare per la città , stante anche la conseguente paralisi dei servizi pubblici di trasporto. Distante quindi da me e da ogni mia intenzione invitare chicchessia a non venire a Venezia e peggio che peggio a drammatizzare la situazione". Giorgia Pradolin |
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