Abogado Nicolò Leotta, avvocato di un noto studio legale, è uscito da una antipatica querelle legale per alcune frasi mal interpretate pronunciate durante il periodo pre-elettorale.
– Buongiorno Avvocato, abbiamo saputo dell’archiviazione…
“Si per fortuna, dopo quasi dieci mesi, il P.M. padovano ha deciso per la piena archiviazione. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura italiana e nei miei legali: l’Avv. Caruso e l’Avv. Zanchi”.
– Tornerà a candidarsi a Bovolenta dopo lo spiacevole equivoco?
“Ne dubito… adesso ci sono cinque anni di sfide per la confermata Dott.ssa Anna Pittarello. Spero che con il grande consenso ricevuto, il doppio delle liste di opposizione, possa fare l’interesse dei cittadini e pensare in grande”.
– Come sono andate le elezioni?
“Diciamo che ci ha pensato il Sindaco uscente. Non c’è stata partita. Con 1000 preferenze il Sindaco Anna Pittarello ha fatto capire che era necessario un programma politico differente per competere. Baessato e Griggio non sono una novità per Bovolenta e Bovolenta ha preferito riconfermare il Sindaco uscente. Diamo atto al voto democratico dei cittadini. Ora si dovrà lavorare per una vera alternativa ma non si sta parlando di Leotta ma di Bovolenta”.
Le altre cose?
“L’impegno lavorativo, sia come legale che come attivista nel sociale, continua imperterrito soprattutto in questo difficile momento per la nostra nazione in cui a ottobre inizieremo a sentire la vera crisi economica. Servirà una manovra economica coraggiosa”.
Tornando alla politica, cosa ne pensa della vittoria di Luca Zaia?
“Una vittoria senza rivali. I Veneti gli hanno dato oltre il 70% dei consensi: non serve nessun commento. Gli auguro buon lavoro”.
Ma lei si ritiene leghista?
“Da quasi cinque anni non ho più una tessera di partito. Preferisco pensare ai problemi reali della gente senza “vincoli” di partito. Ovviamente non posso di sicuro dirmi un uomo di estrema sinistra… mi ritengo un moderato. Insomma, mi piace stare tra la gente”.
Progetti a breve termine?
“Sto lavorando, in base alle normative Covid, a un convegno sul diritto del mare da proporre a Venezia per sensibilizzare i giovani a vivere la laguna e a far conoscere le norme principali per una corretta e sicura navigazione; troppi comportamenti scorretti e poca conoscenza delle norme basilari. Al salone di Genova e di Bologna mi confronterò con delle realtà per far sì che la sicurezza in mare non sia più un tabù”.