Ci sono libri in grado di accoglierti come un soffice cuscino, come una scampagnata d’estate che ti lascia dentro un po’ di malinconia, ma anche quella gioia fatta di ricordi, profumi e odori in grado anche di confondersi nella memoria. Questo è un po’ la sensazione che si ha con A proposito di Elsie (384pp, 18,60€) di Joanna Cannon, edito da Corbaccio che aggiungendo alla ricetta un pizzico di intrigo, ci regala un mondo dove nulla è come sembra.
Florence, ottantaquattro anni, è caduta nel suo appartamentino nella residenza per anziani a Cherry Tree Home. Ma non è questo che la sconvolge, perché sa che presto qualcuno verrà a soccorrerla: è che sta per svelare, finalmente, dopo tanti anni, un segreto che riguarda lei, la sua amica Elsie e un uomo che credeva morto da più di mezzo secolo e che invece ha fatto irruzione nel suo presente, proprio lì a Cherry Tree Home.
Joanna Cannon riesce in un miscuglio, come detto, di giallo e romanzo “rosa” più classico e leggere, a farci riflettere su una storia ricca di amicizia e ricordi, dove la vita vera si mischia ai ricordi confusi di una giovane 84enne e in cui il lettore si trova partecipe nel fare supposizioni su alcuni eventi che, senza fare spoiler, incontra lungo il percorso di lettura e ai quali ci si avvinghia per cercare di posizionare le varie tessere al loro posto.
Eppure non serve, non serve arrovellarsi troppo (anche se capiamo sarà impossibile, dato il livello di coinvolgimento in cui trascina questo romanzo) perché l’autrice è abile a portarci su strade senza sbocco, a farci pensare una cosa piuttosto che un’altra solo per poi ricambiare le carte in tavola.
Ed è questo il punto di forza del libro; la capacità di unire più generi e toni, intrattenendo il lettore a 360 gradi.
Tutto questo grazie anche a Florence, una protagonista meravigliosa, un arcobaleno di sfumature e sfaccettature da proteggere, in cui la sua confusione mentale crea dentro il lettore un senso di protezione sin dalle primissime righe.
E allora lasciatevi ammaliare dal fascino di un romanzo perfetto per la primavera, da leggere magari distesi su un prato, intrattenendosi, emozionandosi e anche facendo lavorare il cervello. Mica poco!
Sara Prian
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