Dopo il caos di questi giorni di Carnevale, dove Venezia ha raggiunto oltre 135mila turisti solo nel weekend, arriva la proposta dell’assessore alle politiche culturali Angela Vettese: il ticket.
Magari in entrata o in uscita sul ponte della Libertà oppure in Piazza San Marco, ma per frenare l’imbottigliamento avvenuto in città in questi giorni, l’assessore non può fare altro che rilanciare la proposta del ticket.
«Sono contro il numero chiuso di Venezia – spiega Vettese – ma a favore del pagamento di un biglietto di ingresso in piazza nelle tre occasioni all’anno in cui si trasforma in teatro».
Capodanno, Carnevale e Redentore. Ecco le tre giornate in cui l’assessore propone di utilizzare questo ‘biglietto’ di entrata o di uscita.
«Se si vogliono lasciare le cose così, si devono predisporre dei corridoi di fuga, anche per questioni di sicurezza», continua Vettese che propone da anni di cambiare tipo di offerta per il Carnevale o per il Capodanno con programmi più raffinati che permetterebbero di lasciare a casa il turista maleducato.
A guardarsi attorno in questi giorni, infatti, sembra non ci sia uno spazio libero per passeggiare serenamente come sono abituati a fare i veneziani. Slalom tra la gente e giri più larghi per le calli più sconosciute, per cercare di respirare un po’ di aria, che sembra mancare nelle vie principali.
Però bisogna anche tener conto di come la città viva di turismo e i soldi entrati nelle casse di Venezia durante questi giorni sono sicuramente molti.
Sara Prian
[25/02/2014]
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