Due giovani fidanzati sono indagati per infanticidio dopo che i carabinieri, allertati dai medici dell’ospedale dove era giunta la ragazza, hanno scoperto un feto sepolto nel giardino della sua casa.
La giovane, 17 anni, in preda ad una forte emorragia, era poi andata all’ospedale dando un nome falso ai medici. Con lei è stato denunciato anche il fidanzato, 18enne.
La minore, di origine albanese, era giunta ieri sera all’ospedale di Camposampiero, ed il suo stato, oltre alle false generalità, aveva allarmato i medici che hanno segnalato il fatto ai carabinieri.
Le verifiche subito avviate dagli investigatori hanno portato alla scoperta del feto sepolto.
La giovane si trova ancora in osservazione in ospedale.
Indagini sono in corso per valutare l’eventuale coinvolgimento della famiglia della diciassettenne.
La determinazione da parte dei medici legali dell’età del feto – inferiore o superiore ai tre mesi – e l’esatta dinamica degli eventi farà configurare l’accusa: possibile un’ipotesi di infanticidio, come sembrava nell’immediatezza dell’indagine, ma anche di procurato aborto (molto meno grave) oppure occultamento di cadavere; questo nel caso si dovesse ricostruire che vi era stato un aborto spontaneo, e che qualcuno ha cercato di far scomparire i resti del nascituro.
Secondo quanto si apprende, al momento i due fidanzati sono stati deferiti in stato di libertà dai carabinieri, che hanno avvisato la Procura dei minori di Venezia.
Secondo alcune informazioni la ragazza potrebbe essere stata indotta all’aborto grazie ad un prodotto acquistato in internet.