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Watec Italy 2016, tre giorni dedicati al trattamento e alla tutela dell’acqua

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Sono questi alcuni dei temi protagonisti della prima giornata di Watec Italy 2016, la grande mostra convegno dedicata al trattamento e alla tutela dell’acqua organizzata da Kenes Exhibition, società internazionale specializzata nella creazione e gestione di eventi in tutto il mondo.

Venezia, 21 settembre 2016. Questa mattina l’assessore comunale allo Sviluppo economico del territorio del Comune di Venezia, Simone Venturini, in rappresentanza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha aperto i lavori della mostra convegno “Watec Italy 2016”, dedicata al trattamento e alla tutela dell’acqua e organizzata dalla società internazionale Kenes Exhibitions, da oggi a venerdì 23 settembre, al Pala Expo di Marghera.

“E’ con grande piacere che rivolgo a tutti voi il benvenuto della Città di Venezia e il saluto del sindaco Brugnaro – ha esordito l’assessore Venturini – consapevole dell’importanza di questo evento internazionale. L’accesso alle risorse idriche, la gestione delle acque, il trattamento dei reflui industriali e la ricerca di modelli di agricoltura sostenibile sono temi che più di altri caratterizzeranno la nostra epoca. Venezia, fin dalla sua nascita, ha dovuto stringere un’alleanza con le acque, amministrandole, addomesticandole e rispettandole profondamente. Anche il presente e il futuro prossimo di Venezia sono caratterizzati da un indiscutibile e ineludibile rapporto con le acque si pensi ad esempio alla grande sfida del Mose, all’altrettanta impegnativa necessità di bonificare e rilanciare Porto Marghera utilizzando le migliori tecnologie di trattamento delle acque inquinate. Il Comune di Venezia – ha concluso Venturini – si candida perciò ad ospitare una piattaforma permanente di ricerca, studio e confronto internazionale sul tema dell’acqua nelle sue più ampie implicazioni”.

Pavel Misiga, direttore pro-tempore della direzione generale Ambiente della Commissione Europea, ha portato a Venezia la visione di Bruxelles. Ha ricordato che l’Unione Europea è composta da 170 bacini idrici, molti dei quali stanno a cavallo tra uno stato e l’altro. Da qui nasce la necessità di una politica idrica comunitaria. Molti progressi sono stati fatti sia per quanto concerne le acque superficiali sia per quanto concerne le acque di falda. Molto però c’è ancora da fare, anche per quanto riguarda i trattamenti dei reflui urbani dove gli obiettivi non sono ancora stati conseguiti. Bisogna per questo adottare politiche ambiziose e investire molto per attuarle. Ad oggi si può contare solo su un 30% di investimenti tra pubblico e privato.

“In Italia spendiamo male i soldi, ma possiamo fare molto meglio dato il livello tecnologico e l’industria manifatturiera che copre tutti i settori. Dovremmo essere tra i primi ma non siamo tra gli ultimi – sostiene Francesco Pareti, economista esperto in finanziamenti europei. L’UE prevede una crescita dell’uso dell’acqua del 50% da qui al 2050, ma quasi il 90% dei bacini fluviali, il 50% delle acque di superficie e il 33% delle acque di falda sono inquinate. C’è molto lavoro da fare – continua Pareti – la sfida è nella gestione del ciclo integrato, non più delle diverse tipologie di acque. E’ l’UE che ci chiede una governance coordinata tra municipalizzate, istituzioni, industrie e famiglie. Ad Abu Dhabi entro breve, sarà vietato usare l’acqua potabile per irrigare i giardini. L’Olanda è un modello, hanno sistemi di governance avanzatissimi: la tassa sull’acqua viene gestita a livello locale con stakeholder meeting di cui fanno parte anche i cittadini, quando devono essere portati avanti finanziamenti e investimenti.”

“Siamo sottoposti a quello che viene chiamato stress idrico, vale a dire problemi di approvvigionamento di acqua, ovvero non averne a sufficienza per soddisfare le proprie esigenze. Il gruppo intergovernativo del cambiamento climatico prevede che nella sola Europa centrale e meridionale nel 2017 ci saranno 44 milioni di persone che dovranno patire lo stress idrico” afferma Corrado Clini, docente di scienze ambientale alla Tshingua University di Pechino. “L’innalzamento del livello del mare, precipitazioni sempre più intense, domanda di acqua in aumento impongono modelli che si adattino a nuove condizioni. Non abbiamo alternative e non possiamo aspettare oltre. Secondo i dati della Banca Mondiale il costo per l’adattamento a un aumento della temperatura media globale di 2 gradi costerà dai 70 ai 100 miliardi di dollari all’anno tra il 2020 e il 2050. Di questa cifra, tra i 13,7 e i 19,2 miliardi di dollari, dovranno essere impiegati per migliorare
l’approvvigionamento idrico e la gestione delle inondazioni.

Domani 22 settembre, alla mostra convegno Watec Italy proseguiranno i dibattiti sui cambiamenti climatici, sulla sostenibilità di acqua e agricoltura, sui temi di acqua e finanza e sulle perdite idriche.

Sono 40 i Paesi coinvolti, 50 le aziende che partecipano e 60 i relatori – tra esperti, accademici e decisori – che nei prossimi 3 giorni si confronteranno e accenderanno l’attenzione, con le loro testimonianze, sui temi più stringenti legati al trattamento e alla tutela della risorsa idrica, bene tra i più preziosi.

Nelle conferenze, saranno approfondite tematiche come: il trattamento delle acque reflue industriali e i sistemi di distribuzione; la gestione delle acque reflue; la gestione urbana e rurale dell’acqua; la
desalinizzazione nelle isole del Mediterraneo; il cambiamento climatico; l’acqua e l’agricoltura sostenibile; acqua e finanza; le perdite idriche.

Fra i relatori si avvicenderanno importanti figure come l’onorevole Fulvio Martusciello, membro del Parlamento Europeo; Pavel Misiga, direttore pro-tempore della direzione generale Ambiente della Commissione Europea; il vice commissario per gli Affari Istituzionali presso il Dipartimento Ambiente della città di New York Eric Landau; un alto rappresentante della Banca Mondiale, Alexander Danilenko, che tratterà il tema “Acqua pubblica e sanità”; il professor Corrado Clini che, nell’ambito della conferenza sui cambiamenti climatici, effettuerà un approfondimento su Venezia, affrontando temi come la gestione delle maree, il trattamento dei fanghi e il caso di Porto Marghera. Sarà inoltre presente Vania Contrafatto, assessore per l’Energia e i Servizi di pubblica utilità della Regione Sicilia.

Tra gli obiettivi di Watec Italy 2016 vi è quello di supportare le imprese partecipanti nel riconoscimento di linee finanziarie eleggibili in grado di posizionarle sui principali mercati esteri. Esperti di finanziamenti europei (a gestione diretta e indiretta) e nazionali (SACE) saranno consulenti delle aziende che esporranno. Inoltre, delegazioni provenienti da tutto il mondo – Nigeria, Australia Benelux, India, Israele, Cina Singapore, ecc. – sono state selezionate come potenziali buyers per avviare importanti iniziative a supporto dell’Export Credit e del trasferimento tecnologico.

Prema Zilberman, direttore generale di Kenes Exhibitions, ha affermato: “Crediamo che Watec Italy 2016 sia una vetrina importantissima per le aziende italiane e venete che si occupano del trattamento dei reflui industriali e civili e un’occasione per le industrie dei settori maggiormente inquinanti di interagire con realtà di eccellenza e adottare nuove tecnologie per migliorare la sostenibilità idrica di produzione. La scelta di organizzare una mostra convegno sull’acqua proprio in Italia, a Venezia, nasce da molteplici fattori, in primis dalla presenza di eccellenze industriali che producono infrastrutture e tecnologie innovative, dalla centralità commerciale che da sempre contraddistingue questo territorio e dalla consapevolezza che qui l’acqua ha sempre giocato un ruolo vitale”.

Watec Italy 2016 è patrocinato dalla Commissione e Parlamento europeo e dal New York City Environmental Protection Department e realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione Sicilia, ICE – Istituto nazionale per il Commercio Estero, Confindustria Venezia, Porto di Venezia, Anbi Veneto, SSCE, Italveco, IBNET, Danieli Plant Engeeniring, Boer Group, Consorzio Arica, Coldiretti Veneto, RWL Water.

Watec Italy 2016 si suddividerà in tre ambiti:
Ø un’area espositiva, dove aziende italiane leader del trattamento e della gestione idrica industriale e civile illustreranno le proprie tecnologie a un pubblico internazionale

Ø un’area networking & B2B, dove gli espositori potranno ampliare il proprio network a livello globale grazie alla presenza di visitatori provenienti principalmente da Australia, Cina India, Singapore, Guinea e Usa.

Ø un’area conferenze, dove le aziende espositrici parteciperanno insieme a illustri relatori provenienti da Commissione e Parlamento Europeo, Banca Mondiale, Ministero dell’Ambiente, SACE, ICE, Città di New York e Istituti accademici di ricerca.

21/09/2016

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