Quando un Prefetto arriva a requisire un hotel, vuol dire che stiamo vivendo uno stato di necessità e di emergenza che impone decisioni che coinvolgono tutta la collettività. Piaccia o no, 2.500 profughi hanno avuto bisogno di ricevere accoglienza e altri se ne prevedono nei prossimi giorni.
Siamo in Provincia di Verona e tanti sono stati i “no” da parte dei suoi 98 Comuni, del resto in buona e serrata compagnia con le 250 municipalità del Veneto su 576, che hanno rifiutato di ricevere i profughi.
Questa realtà costruita sui dinieghi all’accettazione di immigrati ha costretto il Prefetto Salvatore Mulas a requisire l’Hotel Cristallo di Castel d’Azzano, anche in considerazione dell’arrivo di 300 ulteriori presenze, registrate solo negli ultimi giorni.
E del resto il Prefetto ha risposto ad una esigenza legislativa che impone alle prefetture di dar risposte concrete al bisogno di ospitalità e persino una legge riferita a 160 anni fa consente la requisizione “per gravi e urgenti necessità pubbliche”.
L’Hotel Cristallo, a 4 stelle e con 93 stanze a disposizione fa parte del Gruppo Clap Hotels della famiglia Poiani, che ha già messo a disposizione di cento richiedenti asilo, un altro suo Albergo, il Monaco, fin dall’inizio di quest’anno, definendo molto positiva l’esperienza con gli ospiti.
Ora però la famiglia Poiani è preoccupata in quanto aveva ricevuto le prenotazioni per Fiera Cavalli che si svolgerà a Novembre, quindi si tratta di ripensare alle collocazioni, di riconvocare i Sindaci e rivedere i termini dei provvedimenti.
Basterebbe rispettare i provvedimenti in essere che su base regionale assegnerebbero una ripartizione equa fra comuni. Tre richiedenti asilo ogni mille abitanti, non dovrebbero stravolgere gli equilibri demografici territoriali e del resto altre questioni rimangono aperte e in via di revisione e sviluppo.
Questioni che riguardano la gestione dei Centri di Assistenza straordinaria gestiti da cooperative convenzionate con la Prefettura e la funzione stessa del circuito Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, costituisce una rete di centri di “seconda accoglienza” destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale). Il coordinamento fra Comuni, Municipalità, Prefettura, ha bisogno di essere rafforzato, coeso, ma a causa di troppe porte chiuse e in tanti casi inaccessibili, si crea una situazione d’emergenza che potrebbe essere evitata a vantaggio di tutti.
Andreina Corso | 19/10/2016 | (Photo: repertorio, migranti) | [cod mipreve]
Quando e stato l’ esodo istriano nel dopo guerra, hanno costruito dei campi profughi dove venivano accolte tutte le persone che avevano abbandonato le proprie terre. Quelli erano ITALIANI in baracche queste persone (con tutto rispetto) non italiani….in albergo con solo diritti e niente doveri. Se permettiamo di requisire e FINITA…..vuol dire che possono requisire anche le case private con spazi disponibili.davanti a questo fatto bisogna assolutamente che..ZAIA come presidente reg. e Salvini come partito di opposizione si mettano davanti al popoloVENETO e prendano una ferma POSIZIONE…altrimenti dobbiamo rassegnarci a diventare schiavi e bastonati a casa NOSTRA.
ABBIAMO QUELLO CHE CI MERITIAMI.