Oggetti di valore in cambio di uno sguardo indulgente sulle verifiche fiscali. E’ quanto la Procura della Repubblica di Treviso contesta a un imprenditore e due militari della Guardia di Finanza locale, un capitano ed un luogotenente, che ora si trovano agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.
Secondo quanto si è appreso, i finanzieri, in seguito ad un’ispezione nella sede dell’azienda e al rilevamento di alcune irregolarità, avrebbero accettato di ‘alleggerire’ il verbale redatto ricevendo in seguito, in un luogo esterno alla ditta, una ricompensa in oggetti di valore non meglio precisati.
L’arresto per i tre indagati è stato operato da personale delle stesse Fiamme Gialle di Treviso.
Redazione | 09/07/2016 | (Photo d’archive) | [cod imptre]