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Uno di noi – La storia di Anders Breivik

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Seierstad-cover uno di noi rizzoli

”Per Anders i sogni non si realizzavano attraverso la comunità. Lui voleva risplendere al di sopra delle grigie masse”

Questa la descrizione che riassume e delinea maggiormente la personalità di uno dei killer più scaltri, freddi e crudeli della storia recente: il norvegese Anders Breivik, colui che il 22 luglio 2011 uccise settantasette persone, tra cui molti ragazzi, nell’isola di Utøya e si rese responsabile anche dell’ideazione e realizzazione dell’attentato con bomba, scoppiata vicino al Palazzo del Governo di Oslo.

La giornalista norvegese Åsne Seierstad, ha deciso di raccontarne la storia nel romanzo d’inchiesta Uno di noi – La storia di Anders Breivik (Rizzoli Editore, pagg.614, € 21). La sua infanzia, gli anni tormentati dell’adolescenza alla ricerca di amici che presto prendevano le distanze da lui, progressisti che lo rifiutarono nonostante il suo dedicarsi alla causa contro il marxismo.
Così come il periodo di solitudine nella ”gabbia domestica” di casa, circondato solamente da un mondo popolato da orchi e guerrieri, quello del videogioco World of Warcraft e il suo ritiro in campagna per mettere a punto il suo piano di rivolta contro i laburisti, ben descritto nel suo manifesto propagandistico contro il marxismo culturale.

Scavare nella mente e nel cuore di questo assassino senza scrupoli, questo vuol fare il romanzo, per cercare di farsi un’idea del perché Breivik sia arrivato a tanto. La bravissima Seierstad, una delle più apprezzate corrispondenti di guerra d’Europa, intreccia però alla vicenda principale, anche quelle di alcuni dei ragazzi morti o sopravvissuti al massacro.

Sogni, speranze, idee in cui credere, Breivik e gli altri ragazzi, sostenitori del Partito Laburista o del Partito del Progresso, erano accumunati da credenze diverse ma ugualmente rispettabili. L’odio invece, inaccettabile è quel sentimento che li differenzia, quello che ha scatenato la mente di Anders e l’ha portato a compiere quella terribile strage.

”Qui con noi non c’è solamente un estremista di destra senza cuore, ma anche un essere umano, un nostro simile, che, nonostante quello che ci ha fatto, sta soffrendo. Dobbiamo provare ad entrare nella sua testa, a capire il suo mondo.”

Uno di noi appunto, lo ha spiegato il professore di psichiatria Ulrik Fredrik Malt, intervenuto in una delle fasi del processo a Brievik. Il profondo dolore dell’accusato, causato dall’isolamento e dalla solitudine lo ha spinto a combattere per i suoi ideali anti-immigrazione e nazionalisti, temi che tutt’ora interessano da vicino proprio l’Italia. Non c’è nulla da giustificare, ma forse da riflettere: forse è qualcosa in più che semplice narcisismo.

Sapere la verità, poter riflettere, porsi domande e trovare qualche risposta, ma anche commuoversi ed avere la possibilità di non dimenticare, questo è il successo di Uno di noi – La storia di Anders Breivik, un romanzo che sin dall’inizio risulta agghiacciante, descritto nei minimi particolari, ma anche l’unico finora a permettersi di raccontare i retroscena e qualcosa sulle vittime, oltre che descrivere il carnefice. Un omaggio ai caduti, alla storia e all’umanità.

Alice Bianco

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