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Un paese senza leader – Guida alle elezioni del 4 marzo 2018

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un paese senza leader longanesi

Mancano ormai pochi giorni all’election day, comunemente noto come il giorno in cui vince la democrazia, perché finalmente, dopo molti anni di governi tecnici e premier imposti, per il popolo italiano è arrivato il momento di scegliere colui che ci rappresenterà nella prossima legislatura fino al 2023 (forse): quale sarà la scelta migliore, se non la ”meno peggio”?
A tentare di farci riflettere e crearci un’idea, è Luciano Fontana, attuale direttore del Corriere della Sera, che con il libro Un paese senza leader (Longanesi, pagg.224, €16,90) descrive super partes il panorama politico italiano di oggi.

Partiti che si sgretolano, gruppi allo sbando e leader che dopo pochi mesi ascendono per poi cadere, questo lo scenario dall’avvento della Seconda Repubblica e chi meglio di Fontana, a capo di una delle testate più importanti del Paese, ne sa di più? Attraverso un viaggio nel tempo, lungo venticinque anni, il direttore del Corriere della Sera descrive le tensioni generate dalle varie dinamiche politiche.
In un’analisi a tutto campo, alternata da aneddoti, retroscena e vignette divertenti (di Giannelli), Fontana si chiede se sia possibile ricostruire una classe dirigente all’altezza, ma soprattutto: c’è ancora qualche leader che pensa al bene dell’Italia prima che a se stesso?

Una questione che fa rima con ingovernabilità. Pare questa infatti, la grande sfida che il Belpaese da diversi anni è costretto ad affrontare e l’autore e giornalista, ne ha voluto parlare attraverso le pagine di questo libro, un excursus ben definito, che senza tanti giri di parole racconta l’attuale realtà politica.

Niente più destra, niente più sinistra, solo tanti partitini e un Paese sull’orlo del burrone. Scenario apocalittico, ma veritiero quello descritto da Fontana: ”il nostro vero problema è il sistema politico istituzionale” e lo dice senza peli sulla lingua.
Ciò che infatti colpisce di più e il suo tono severo, super partes, che fa del libro un’autentica testimonianza dell’Italia come ”prodotto attuale” di tante cronache, fatti storici e politici, tra diatribe, sgarri e benessere personale (dei partiti e dei singoli protagonisti), più che unitario e ”per il popolo”.

Un paese senza leader, può essere considerato quindi come un utile ”guida al voto”, non per dirci chi votare domenica 4 marzo, ma se non altro per far riflettere il lettore sul passato, sul presente e quali potrebbero essere gli scenari futuri del nostro panorama politico. Impossibile prevedere quale sarà l’esatto risultato delle urne, com’è impossibile stabilire se chi diventerà Presidente del Consiglio poi sarà veramente in grado di governarci, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia e sperare in un futuro migliore per la nostra democrazia e per gli italiani.

Alice Bianco
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