Passi la presenza in fondo gradita ai bambini di un bruco verde e ignaro, scappato dal giardino per passeggiare su una tavola di una mensa scolastica, ma il capello trovato nel piatto servito ad un alunno, i genitori non lo possono proprio sopportare e quindi una volta scoperto e rivelato “il fatto” dalle insegnanti al Comitato mensa della Scuola Cesare Battisti, sono arrivate le conseguenze.
Per prevenire e allontanare i rischi, i genitori per il momento hanno mandato a scuola i bambini con i panini o il pranzo al sacco. Influenzate anche da altre esperienze simili avvenute negli ultimi tempi in alcune scuole del territorio, intendono sensibilizzare il Comune e i referenti del Servizio mensa sulla valutazione di pasti nel complesso poco graditi ai bambini, che per questo motivo mangiano poco e, a loro giudizio, male.
Ames, che cura il Servizio, attraverso il suo amministratore unico Gabriele Senno, asserisce che si tratta di un episodio isolato. In fondo la protesta riguarda i menù, che a suo giudizio dovrebbero essere invece soddisfacenti, dato che sono stati studiati dall’Usl che si affida a dietologi che hanno affrontato tutti i gli aspetti legati al gusto, alle calorie, all’educazione alimentare. Allude alla ricerca di una educazione alimentare che sappia coinvolgere grandi e piccoli.
Argomenti che non convincono i genitori, dato che il gradimento sembra essere insoddisfacente. Oltre alle ovvie ragioni di garanzia sulla qualità del cibo e sulle norme igieniche da rispettare (sul luogo mensa, dove si mangia, in quanti alunni), i genitori si preoccupano del fatto che bambini che vivono otto ore a scuola, non mangino a sufficienza.
Sembra a questo punto urgente un incontro tra tutte le componenti la Scuola, il Comune e Ames, per eventualmente rivedere i menù, anche tenendo conto dei gusti dei bambini, cosa senza dubbio non semplice, ma a questo punto indispensabile alla distensione di un problema di non poco conto.
Andreina Corso
Le mense scolastiche erano uno schifo già 25 anni fa, come genitore ho avuto modo di controllare ed erano cose inimmaginabili