Venezia cambia la tariffazione dell’imposta di soggiorno per gli appartamenti e le abitazioni date in affitto ai turisti (le cosiddette locazioni brevi), che non sarà più fissa per ogni tipologia a 1,5 euro al giorno, ma aumentata in una quota da 2 a 5 euro a seconda della classificazione dell’immobile.
Questo quanto deciso oggi con una delibera dalla giunta comunale. “Le maggiori risorse copriranno i costi del turismo che così non graveranno sui cittadini” ha detto l’assessore al bilancio, Michele Zuin.
Dal prossimo anno questi immobili saranno raggruppati in tre categorie ad ognuna delle quali corrisponderà una tariffa: nel primo gruppo saranno inseriti gli immobili di tipo signorile, le ville e i palazzi storici, che pagheranno un’imposta di soggiorno di 5 euro a notte; nel secondo gruppo quelli di tipo civile, gli immobili rurali, i villini e gli alloggi tipici, con una tariffa di 3 euro, infine il terzo gruppo sarà quello degli appartamenti di tipo popolare e ultrapopolare, con una tariffa di 2 euro a notte.
La nuova formulazione dell’imposta, ha spiegato l’assessore, viene applicata solo agli appartamenti in locazione a turisti e non coinvolge in alcun modo “gli alberghi e le altre strutture turistiche ricettive che, già dalla prima applicazione della tassa di soggiorno nel 2011, utilizzano un sistema tariffario proporzionato alla qualità della struttura e al costo del pernottamento”.