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SOS trasporti: Actv ci prova ma il problema Venezia è radicale

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A gennaio le modifiche al servizio automobilistico di Actv

SOS Trasporti: i mezzi non reggono i troppi viaggiatori. La filosofa Maria Zambrano in suo libro scrive che per capire come si sente la gente in una città e dovunque, basta guardare come cammina, come viaggia sui mezzi pubblici. Se questa teoria la abbiniamo a Venezia, che dire dei disagi della gente per strada, sugli autobus, sul tram, su vaporetti e motoscafi, sui pontili, stretta stretta fra turisti che, ad ogni buon diritto, vogliono visitare Venezia, magari partendo da Mestre, dagli ostelli di via Ca’ Marcello che annunciano ulteriori prolificazioni?

Nessuno vorrebbe vestire l’abito dell’Assessore ai Trasporti Renato Boraso, che si trova ora intricato dentro lamentele, denunce pressanti da parte dei cittadini che si muovono per tante e diversificate ragioni sui mezzi Actv: studenti, pendolari, alle prese con mezzi stracarichi e con gli orari di lavoro e scuola da rispettare. Siamo arrivati ai malori, ai collassi, alle risse, situazioni che non giovano ad una decente vivibilità e che obbligano a rivedere il piano trasporti.
Questa emergenza è stata ampiamente trattata ieri dall’Assessore Boraso e dai vertici Actv, spiazzati dall’allarmante realtà, che ad essere rigorosi, mostra il volto schizofrenico di una città divisa tra bisogni e vantaggi.

Corso del Popolo, un punto nevralgico, proprio in quanto vicino al grande ostello A&O di via Ca’ Marcello. Sarà quindi potenziata la linea 4L, soprattutto al mattino, dalle 8 alle 9e30 in direzione Venezia, che con la linea 43 proveniente da via Torino, può decongestionare i flussi, così come la linea 2 e 19.

Certo, una goccia per un mare troppo grande, che come suggerisce Sgb trasporti, bisogna potenziare in considerazione delle continue e progressive presenze turistiche, che ormai tutti i mesi dell’anno arrivano puntualmente a Venezia.

Ancora si parla di sperimentazione e la resa è alle porte se si aggiungono nuove fonti di disagio, come lo spostamento del pontile dell’Accademia a San Vio, giustificato dall’avvio dei lavori del ponte, ma anche i restauri fino a dicembre per gli imbarcaderi di Rialto mercato e Ca’D’Oro.

I sindacati per Venezia sollecitano la continuità della linea 6, affinché il motoscafo funzioni anche di domenica, e il mantenimento, anche in inverno del vaporetto della linea 2, visto che la linea 1 è sempre affollata.

Una robusta matassa per Comune e Actv, che la città d’acqua e di pietra chiede di sbrogliare, cercando il bandolo giusto, ben sapendo che il servizio trasporti non può essere disgiunto dalle altre realtà che rendono emblematica la soluzione di un problema che si poteva e forse doveva prevenire, per arginare il malessere generale.

La filosofa Maria Zambrano aveva ragione, la gente si arrabbia, impreca, spinge, si ammala quando si sente ignorata e anche se non vinta, sottomessa a politiche irragionevoli: basta osservarla per chi vuol capire.

Andreina Corso

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