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Si prepara altro esodo da Venezia nel pieno silenzio. Lettera a Ater e Comune sulla nuova Legge

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La Regione Veneto toglie l’Urbanistica a La Città Metropolitana

Gentili signori,

in relazione all’oggetto,

-visto quanto contenuto nella Legge Regionale in oggetto, sintetizzato negli estratti allegati,

-vista la nota inviata, tra gli altri, al Comune (sindaco e vicesindaco nonché assessore Colle Luciana) il 23 Gennaio 2018, rimasta senza riscontro nonostante la portata del rischio,

-visto il sollecito inviato ai medesimi il 28.6.2018, rimasto ad oggi senza riscontro,

-considerato che pare sia approdato in commissione il regolamento di cui art. 42 della medesima legge, che stabilirebbe i criteri non solo per l’accesso, ma pure per la permanenza negli alloggi Ater e comunali anche a Venezia centro storico, che con soglie di ISEE – ERP (indicatore situazione economica equivalente) maggiori di 26.000 euro potrebbero dover lasciare le abitazioni Ater e comunali in centro storico, con inevitabile esodo verso la più lontana terraferma (anche Mestre ormai, tra l’altro invivibile causa criminalita’, ha vocazione turistica…!)

-visti gli articoli sui giornali anche in internet, su proposta mia e di altri lavocedivenezia.it/ater-e-isee-gli-onesti-potrebbero-andare-via-ma-ci-sono-gia-tante-case-vuote/
ilgazzettino.it/pay/primopiano_pay/la_nuova_legge_sulle_locazioni_popolari_svuotera_venezia-3510509.html
lavocedivenezia.it/i-nuovi-affitti-per-alloggi-ater-e-comunali-tra-probabili-sfratti-e-rischio-ulteriore-esodo-da-venezia/
veneziatoday.it/cronaca/lettera-appello-nuova-legge-ater-mozzatto.html ,

precisando che non si tratta di creare (come qualcuno potrebbe sostenere) allarmismo, ma di vera preoccupazione per le sorti degli abitanti di Venezia,
vista l’ennesima intollerabile richiesta in pieno luglio sotto la calura, di fare l’ISEE entro il 31.7.2018, per poi magari dare nuovamente proroghe, come accaduto nel dicembre scorso, per poi magari essere pure buttati fuori da casa per aver risparmiato magari 20.000 euro per le spese della vecchiaia (che lo Stato ormai garantisce sempre meno…),

ho ritenuto un dovere analizzare la legge citata e chiedere agli organi competenti, all’ATER e al Comune, con la nota sotto riportata, se davvero la si stia rispettando pienamente, con in quesiti posti nella nota stessa.

Spero accoratamente che possiate ampiamente esporre le osservazioni e preoccupazioni descritte con un apposito articolo nel Vostro giornale, nell’interesse di tutti, affinchè questa legge, seppur in parte condivisa, non finisca per creare inutili disagi con corse ai CAF e magari ulteriori sfratti ed esodo da Venezia.

Ne ho chiesto una moratoria, e solo per il Centro Storico, perché quest’ultimo non ha una periferia e non ci sono alternative all’esodo in terraferma, sconvolgendo a mio avviso la vita ed addolorando molti dei pochi veneziani rimasti n caso di decadenza dell’assegnazione per ISEE-ERP “eccessivo”.

La Costituzione prevede che si tuteli il risparmio: è costituzionale buttare in strada i piccoli risparmiatori, anche in Centro Storico, anziché applicare loro un affitto adeguato alle capacità economiche dandogli un’alternativa all’esodo?

In allegato e mail di sollecito, ed estratto di articoli rilevanti della Legge Regionale
Grazie e distinti saluti.

Prof. Fabio Mozzatto.Veneziano D.O.C.

COLLEGAMENTO INTERNET PER LEGGE COMPLETA: https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=356247

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All’Ater di Venezia

OGGETTO: URGENTE: quesiti e richiesta chiarimenti su L.R. 39/2017 e ulteriori richieste ISEE
(Si allega carta di identità e si chiede cortese protocollazione della presente.)

Gentili signori, in relazione alla Legge Regionale 39/2017, e alle richieste di presentare L’ISEE entro il 31.07.2018 pervenute ad alcuni inquilini di alloggi E.R.P dell’ ATER di Veneziae del Comune di Venezia,

considerato che anche nel 2017 sono state inviate analoghe richieste con indicato un termine del 18 dicembre, mentre poi è stata accettata anche la presentazione nei mesi successivi, nel 2018 (a causa anche del sovraffollamento dei C.A.F.);

considerato che, a quanto pare, i soggetti interessati alla “presentazione” dell’ISEE “entro 45 giorni dall’entrata in vigore della citata legge” (quindi entro il 18/12/2017), come previsto dall’art. 50, comma 5 (verifica dei requisiti di cui all’Art. 25, che tratterebbe i “Requisiti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica”, quindi relativi ai bandi in essere e futuri) riguarderebbe solo chi partecipa a detti bandi ed è considerato assegnatario o sarà tale (tant’è vero che a chi è già inquilino pare non sia stato applicato alcun adeguamento del canone);

considerato che comunque, come previsto dall’art. 50 – comma 5, la richiesta di “presentare” l’ISEE varrebbe solo per quella singola volta e non per ogni anno, tantomeno con scadenze 31 luglio 2018;

consideratoche il medesimo art. 50, comma 5, prevede solo che gli inquilini presentino l’ISEE (e non che lo facciano), e non è nemmeno specificato a chi lo devono presentare, dato che tra l’altro pare che qualche Ater e Comune abbia indicato e/o scritto agli utenti che detti ISEE non devono essere presentati ai loro uffici;

considerato che conseguentemente alla precedente richiesta di ISEE, ad oggi non pare sia stato applicato alcun adeguamento del canone;

considerato che il regolamento indicato dall’art. 49 comma 2 della L.R. 39/2017, da approvare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della citata legge, pare dovesse stabilire “le modalità di acquisizione dell’attestazione ISEE, i criteri di calcolo dell’ISE-ERP e dell’ISEE-ERP nonché la definizione e l’aggiornamento del valore di controllo di cui all’articolo 27, commi 1, 2 ” ad oggi a non pare ancora essere stato approvato dalle Regione;

considerato che la citata L.R. 39/2017 (art. 42,comma 1, lettera A) prevede che la verifica della situazione economica degli assegnatari sia prevista ” sulla base dell’attestazione ISEE, acquisita secondo le modalità definite dal regolamento di cui all’articolo 49, comma 2;”, e che quindi, non essendo ancora approvato detto regolamento, tale verifica non dovrebbe e non potrebbeaver luogo; considerato infine che il citato regolamento doveva essere approvato entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge (quindi entro i primi di marzo 2018), ma a maggio 2018, data delle lettere inviate, non risulta ancora approvato;

per quanto sopra, si chiede cortesemente ma urgentemente di indicare con chiarezza, possibilmente con opportune note acclaranti, gli articoli, lettere e commi anche della citata L.R. 39/2017, in base ai quali:

a) gli inquilini di Comuni ad Ater del Veneto devono fare l’ISEE ogni anno, in sostituzione della vecchia presentazione dei redditi agli stessi, come previsto dalla precedente L.R. 10/96, che, non essendo stato approvato il citato regolamento di cui art. 49, c. 2, dovrebbe essere ancora valido, salvo considerare un vuoto normativo,

b) i Comuni ed Ater del Veneto sono stati autorizzati ad acquisire i dati Isee, dato che le modalità di acquisizione dell’attestazione ISEE previste dal citato regolamento, indicato dell’ ART. 49, C. 2 non sono ancora state approvate

c) i Comuni ed Ater sono stati autorizzati ad acquisire, tramite l’ISEE dei cittadini e i dati personali, anche in relazione alla nuova normativa europea sulla riservatezza dei dati personali; (nel caso i suddetti enti non fossero autorizzati da alcuna legge relativa agli alloggi E.R.P., l’acquisizione potrebbe anche essere giudicata arbitraria e in violazione della citata normativa),

d) viene chiesto agli inquilini di Comuni ad Ater del Veneto di fare l’ISEE entro il 31 luglio 2018;

e) i Comuni ad Ater del Veneto, nella lettera inviata agli inquilini, abbiano potuto scrivere agli inquilini di possibili conseguentepenalizzanti (“onde evitare possibili penalità”), senza nemmeno indicare quali esse siano, siano previste, e in base a quale legge o normativa lo siano e, soprattutto, perché;

f) gli inquilini devono fare l’ISEE presso i CAF o tramite l’INPS, entro scadenze non previste da alcuna legge, invece di “presentarlo”, come indicato, seppur solo per il 2017, anche all’ Art.50 comma 5 della citata legge;

g) possa avere validità l’eventuale regolamento, previsto dall’ art. 49 comma 2 della citata legge, dato che ora sarebbe approvato oltre i termini previsti dalla legge stessa (120 giorni);

h) i Comuni e le ATER possano (art. 42, comma 1, lett. A) “provvedere annualmente alla verifica della situazione economica degli assegnatari, acquisendo l’attestazione ISEE secondo le modalità definite dal regolamento di cui all’articolo 49, comma 2”, se dette modalità non sono ancora state approvate dalla Regione.

Si chiede infine cortesemente di sapere se e quanti dati ISEE son stati acquisiti dalla presente amministrazione ai fini della L.R. 39/2017 e in base a quale consenso, dato che gli inquilini non mi pare l’abbiano rilasciato, e le “modalità di acquisizione” non pare siano ancora state definite dal regolamento.

Nel caso in cui le norme richieste sopra siano inesistenti o inadeguate , si prega cortesemente di interrompere l’invio delle citate comunicazioni agli inquilini, provvedendo ad opportune rettifiche tramite raccomandata A.R. al fine di evitare eventuali contenziosi, poiché lecitate richieste potrebbero essere giudicate illegittime, nonchè di sospendere ogni applicazione, se arbitraria, inesatta o difforme, della citata L.R.39/2017.

Siamo comunque consci delle difficoltà legate alla corretta applicazione ed interpretazione della complessa ed articolata legge da parte di Comuni e Ater, verso i quali non posso che esprimere solidarietà. Auspichiamo con l’occasione che Ater e Comunedi Venezia si facciano promotori presso la Regione per una moratoria per la Città di Venezia per evitare che quest’ultima possa essere, per le conseguenzedi detta legge, oggetto di ulteriore esodo verso la terraferma dei i pochi residenti rimasti.

Riteniamo infine inaccettabile obbligare i cittadini, tra cui molti anziani che poco o nulla sanno di ISEE, ISEE-ERP, DSU,D.Lgs. ecc, a correre tra i vari uffici e banche o a far code presso i CAF già al mattino presto, dapprima sotto vento e gelo (dicembre 2017) e in prossimità delle festività natalizie, ed ora sotto la calura estiva di luglio, in periodo di vacanze e chiusure estive di alcuni uffici.

Sarebbe davvero grave che tutto ciò non fosse, guardando bene, esattamente previsto dallalegge.

Preoccupano inoltre la reale capacità di verificare i redditi da lavoro autonomo di certe categorie, nonché le conseguenze (peggiorative) nell’ISEE e ISEE – ERP nel caso di approvazione della “FLAT TAX”, che, con minor tassazione (che quindi minor detrazione nell’ISEE), potrebbe aumentare entrambi i parametri dei citati indicatori economici, facendo magari cadere indecadenza chi prima non lo era, a parità di reddito lordo.

In attesa di cortese riscontro, in particolare per il quesito di cui alla lettera g), a breve e comunque entro i termini di legge, porgo distinti saluti.

Prof. Fabio Mozzatto Venezia

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Recentemente ai Frari il Sindaco Luigi Brugnaro ha avuto un incontro con i cittadini nel quale ha fatto presente i tassi di mortalità avvenuti in città in un breve lasso di tempo, vorrei suggirire un’idea per ripopolare la città di Venezia. Lasciare gli alloggi pubblici in centro storico sfitti e “sgarruppati”, porta alla spopolamento della città, se poi gli alloggi sfitti e sgarruppati servono per un PROGETTO di USO TURISTICO, questo lo pensa la maggioranza dei cittadini costretti ad emigrare in Giudecca-Murano-Lido- ecc. per MOBILITA’ FORZATA che è quello, Signor Sindaco che Lei ha promesso subito dopo la Sua elezione, ed è la proposta rivolta, non solo a chi rimane senza casa ma anche a chi ha l’appartamento sgarruppato. Certo che 50 anni di questa politica non è colpa di LUIGI BRUGNARO, però potrebbe rimediare! Di seguito l’idea vincente della Legge Regionale per sbarazzarsi degli ultimi, che spero vengano messi in una raccolta fotografica come gli indiani d’America. Con questa Legge della Regione Veneto, i rifugiati saranno molto di più e saranno VENETI. Non si discute sul fatto che bisogna presentare il conto dei propri risparmi MA, dà dove sono pervenuti, il chè a chi ha fatto la legge non interessa proprio. Se i risparmi sono pervenuti dallo stipendio di un lavoratore dipendente, sono già stati dichiarati, si sono pagati i tributi ed il canone sullo STIPENDIO LORDO. Risparmi che di solito i POVERI CRISTI mettono da parte per un “non si sa mai”. Dice un vecchio adagio “FATTA LA LEGGE TROVATO L’INGANNO”. Resta che, chi è onesto ed ha di meno PAGA, chi invece può pemettersi per sorte di fare il furbo lo può continuare a fare, trasferendo la residenza dei congiunti e trasferendo la liquidità dei conti correnti ad altri nominativi. L’amarezza è che i più deboli si devono difendere da chi è preposto a difendere i loro diritti.

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