Una squadra del Servizio Sicurezza urbana, in collaborazione con una squadra operativa della Direzione Lavori pubblici del Comune di Venezia, ha iniziato le operazioni di sgombero e messa in sicurezza dell’area ex ospedale Umberto I di Mestre.
L’area, composta dai padiglioni “Pozzan”, “De Zottis”, “Cecchini”, dalla “Casa delle suore”, dalla “Chiesetta neo gotica” e dalla “ex Direzione sanitaria”, si estende per circa ventimila metri quadri, ed è inserita nel programma di rigenerazione urbana “Oculus”. Esso, che prevede la messa in sicurezza ed il controllo preventivo di aree a rischio, consiste nello sgombero delle persone eventualmente presenti nei padiglioni e nella messa in sicurezza immediata degli edifici mediante opere di muratura e reti in ferro elettrosaldato.
Già effettuate le operazioni riguardo in particolare il padiglione “De Zottis” e la ditta incaricata, la Ecis di Marghera, ha provveduto allo sfalcio del verde spontaneo, alla bonifica con antivegetativo e disinfettante e alla rimozione del materiale edile e ferroso presente a ridosso dell’immobile. Inoltre, all’interno dello stabile, che si trovava in pessime condizioni igienico-sanitarie, sono state trovate stagnole utilizzate per l’inalazione e l’iniezione di sostanze stupefacenti. Non sono invece state trovate persone, grazie al lavoro congiunto fatto da parte della polizia locale e delle forze della polizia di Stato. I lavori di muratura di porte e finestre proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Inoltre ieri, sempre nell’ambito del programma “Oculus” il Servizio Sicurezza urbana della Polizia Municipale, ha sgomberato l’area sottostante la Rampa Rizzardi a Marghera, dove solitamente bivaccano i questuanti rom. L’operazione ha portato anche al sequestro di un furgone utilizzato dai rom come supporto logistico e lasciato in sosta sotto una rampa del cavalcavia. All’interno del furgone è stata rinvenuta anche una modesta quantità di hashish, sottoposta a sequestro.