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Scultura di 8 quintali si stacca e schiaccia 14enne

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Marvis Zabotto incidente
Una scultura, o meglio, un’installazione artistica in acciaio Korten pesante otto quintali che si stacca dal suo basamento ed è tragedia.

La disgrazia è avvenuta all’interno dei giardini dell’Ecomuseo, dove si trovava l’installazione artistica che fungeva sia da monumento che da arredo urbano. Era una sorta di panchina su cui riposare, ma era divenuta anche un gioco per i ragazzini del posto dato che poteva girare su se stessa.

Matteo Pedrazzoli, 14 anni, che tra un mese avrebbe iniziato la seconda classe in un istituto professionale privato di Verona ha perso la vita per questo “gioco” dato che quella giostra improvvisata si è trasformata ieri sera in una trappola mortale.

A tradirlo quel movimento rotatorio che per i ragazzini di Castel d’Ario, piccolo Comune del Mantovano al confine con la provincia di Verona, terra natale di Tazio Nuvolari e famoso anche per le sue risaie e il risotto alla pilota, era il divertimento delle torride serate estive.

Inaugurati nel maggio scorso, i giardini dell’Ecomuseo – che ricordano le risaie sparse per il territorio -, con le loro installazioni artistiche anche ieri sera erano affollati di ragazzini che salivano sulla seduta delle due panchine-monumento alte alcuni metri e del peso di otto quintali, le facevano roteare su se stesse spingendo con i piedi sul selciato e si divertivano quasi fossero su una giostra.

Ad un tratto, poco dopo le 23, una delle due panchine girevoli, sotto le sollecitazioni dei ragazzini, si è staccata dal cilindro che fungeva da piedistallo ed è precipitata addosso a Matteo schiacciandolo, mentre i coetanei, una decina, riuscivano miracolosamente a scansarsi.

Le loro grida d’aiuto hanno attirato l’attenzione dei partecipanti alla vicina festa dell’Avis. Molte persone si sono precipitate sul luogo del disastro e hanno spostato la pesante panchina.

Per Matteo, però, papà operaio, mamma ausiliaria in una casa di riposo e un fratello più grande, non c’era più nulla da fare.

La salma è stata composta nell’obitorio dell’ospedale Carlo Poma di Mantova a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto l’autopsia e che presto aprirà un’inchiesta.

Subito in paese si sono scatenate le polemiche sull’insicurezza del luogo frequentato da molti bambini e famiglie. La Lega, all’opposizione assieme al Pd della lista civica guidata dal sindaco Daniela Castro, già tempo fa aveva denunciato la pericolosità di quelle installazioni artistiche progettate da un architetto di Mantova, Elena Bellini, che facevano il paio con altre, sempre in ferro e anche dai contorni appuntiti, raffiguranti gli animali che popolano le risaie della zona.

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