Beppe Grillo è a Sanremo, è all’interno del Teatro Ariston, fila 19, posti 20 e 21 (è assieme al figlio) sono le sue poltroncine per la prima serata del Festival di Sanremo. Riesce a durare fino alle dieci di sera, poi decide che è il momento di andarsene.
Tutti aspettavano l’incursione che però non c’è stata. Fazio, pavido presentatore asservito al sistema, si guarda bene dal coinvongerlo. Meglio vivere tranquilli, il compenso è uguale, perchè rischiare? Anche se Grillo sarebbe stato l’unico ospite a non essere pagato con i milioni di Sanremo, non è stata ritenuta un’occasione da sfruttare.
Solo un brivido durante la prima interruzione pubblicitaria, con una scenetta non andata in onda per tv.
Beppe Grillo: «Appena torniamo in onda arrivo!» cercando di provocare una reazione. Fazio rispondeva: «Ti ci metti pure tu? Ma ormai ti hanno superato».
Grillo rinfocolava: «Parlami in diretta», ma Fazio lasciava cadere: «Ora fatemi fare il Festival, altrimenti faccio Ballarò», e lo spettacolo continuava in maniera piatta come da programma.
L’ex comico e fondatore dei 5 Stelle era riuscito a parlare fuori dal teatro Ariston, però. Prima di entrare all’Ariston aveva detto: «Cos’è il servizio pubblico? È questo? La Rai ha 13 mila dipendenti, costa 1 miliardo e 700 milioni, ma dà 1 miliardo e 400 in appalti esterni. La Rai è la maggiore responsabile del disastro politico ed economico di questo Paese. Dobbiamo riprenderci il servizio pubblico senza partiti e senza pubblicità».
«Gubitosi – direttore generale della tv pubblica – ha portato le perdite dell’azienda da 200 a 400 milioni, ha fatto un buco doppio di quando è entrato. E ora dove andrà all’Eni, all’Enel, magari con 4,5 milioni di buonuscita? È questa la Rai che volete?».
Grillo punta il dito anche sul direttore di Rai1 Giancarlo Leone che aveva annunciato che per la prima volta la raccolta pubblicitaria aveva superato i costi del Festival: «è una menzogna, perché si è azzerata la raccolta negli altri programmi». Aggiunge: «Tutto questo avviene con i soldi vostri, pagati con il canone. Allora andate a casa ed appendetevi per i piedi perché questo è un Paese al contrario. O vi rovesciate o non capirete niente».
Fazio viene definito «stuoino del pdmenoelle»: «È una persona perbene, semplice, non dice parolacce, però non è un giornalista, è un programmista-regista che viene pagato 5,5 milioni di euro più 600 mila per Sanremo e poi si prende i suoi registi, i suoi autori».
La situazione politica: « Renzi è il vuoto assoluto, un cartone animato, anzi un cartone inanimato nelle mani di De Benedetti. Berlusconi e De Benedetti si stanno dividendo il Paese. De Benedetti è uno che prende sovvenzioni e poi molla i debiti. Berlusconi è uno mandato via a calci nel sedere dal Senato ed è arrivato scortato al Quirinale dai corazzieri». Ancora: «Questo è un Paese dove la legge elettorale la fanno in tre: un pregiudicato, un mezzo pregiudicato e Verdini».
Una battuta anche per i suoi, verso Roberto Fico: «Ha rinunciato allo stipendio da 24 mila euro che gli spettava, all’auto blu, ai 4 mila euro di diaria. Aveva a bilancio 30 mila euro e ha speso solo 138 euro e forse ci ha fatto pure la cresta».
Alla prima serata del Festival di Sanremo, a detta di molti, c’è stato più spettacolo fuori che dentro.
Redazione
[19/02/2014]
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