Ancora scontri “per” Salvini. Matteo Salvini a Massa aveva previsto un breve comizio in piazza Garibaldi. All’incontro erano presenti circa 400 persone, secondo fonti della questura, mentre 300 manifestanti “contro” si erano radunati in un’area distante un centinaio di metri dalla piazza, divisi da un cordone di forze dell’ordine. Proprio contro il cordone, prima ancora che il leader della Lega iniziasse a parlare, i manifestanti hanno lanciato uova, arance e pomodori ed è partito anche qualche fumogeno.
Improvvisamente la protesta è degenerata in scontri veri e propri quando un gruppo ha cercato di raggiungere piazza Garibaldi tentando di sfondare il cordone di agenti e carabinieri. Il bollettino finale parla di tre manifestanti feriti portati in ospedale, e sottoposti a fermo, e alcuni contusi.
In Toscana è scoppiata così una nuova protesta “contro” Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord ieri si trovava nella regione, in alcune località della costa, per una serie di incontri elettorali. Il leghista quasi ovunque ha trovato manifestazioni e contestazioni da parte dei centri sociali e di altri gruppi della sinistra.
Poi gli scontri veri e propri nel centro di Massa, come detto con feriti, fermi di polizia, contusi (tra cui tre agenti delle forze dell’ordine) e vetrine di negozi sfondate.
Si è trattato fondamentalmente di circa trecento persone, appartenenti a centri sociali e altri gruppi anarchici. Gli scontri sono avvenuti nel momento in cui hanno tentato di sfondare il cordone della polizia mentre era in corso il comizio di Salvini. Sono state tirate uova e arance, poi pietre e bastoni. Polizia e carabinieri hanno dovuto effettuare delle cariche.
La tensione si è attenuata solo quando il comizio è terminato.
Disordini anche a Viareggio, in piazza del Mercato, dove manifestanti dei centri sociali, ma anche di associazioni della sinistra, hanno lanciato uova e bottiglie verso il leader del Carroccio. L’auto di Matteo salvini è stata circondata e danneggiata con calci e colpi di bastone. Il segretario leghista ha modificato i suoi piani rinunciando ad incontrare i suoi sostenitori.
In serata, poi, l’ultimo appuntamento del tour elettorale era fissato a Pisa ma il leader leghista ha rinunciato anche a questa iniziativa. In un albergo del Calambrone, alla fine, è stato fissato in extremis un incontro ma fuori, anche stavolta, i centri sociali protestavano di nuovo contro Salvini.
Mario nascimbeni
17/05/2015
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