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Ragionamento sul terremoto (quarta parte). Di Andreina Corso

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Ragionamento sul terremoto (quarta parte). Di Andreina Corso

“Marche/ Prosegue lo sciame sismico al centro Italia, fra perugino, reatino, ascolano e maceratese dove continuano a susseguirsi numerose scosse di terremoto di debole-moderata entità. Scossa di terremoto di magnitudo 3.2 sulla Scala Richter, con ipocentro fissato a circa 8 km di profondità. Epicentro localizzato su Ussita, nel maceratese, diversi chilometri più a nord dell’epicentro della gran parte delle scosse di questo sciame sismico. Il sisma è stato ben avvertito, con tremori e boati, ma senza provocare danni”.

Questo l’ultimo annuncio ufficiale che data 8 Settembre 2016. Il Commissario Vasco Errani si reca oggi nelle Marche, continuando il suo viaggio ispettivo, accompagnato dalla Protezione Civile, seguito con gli occhi dai terremotati che vivono nelle tendopoli e che hanno vissuto giornate sempre più disperate, sotto la pioggia, patendo il freddo notturno, impegnati nonostante tutto a non far spegnere l’ultimo barlume di speranza.

“Via dalle tende in sette giorni”, ha promesso Errani e il problema vero è capire dove andare.
Nelle tende blu ci sono in tutto, nelle quattro regioni colpite dal sisma, 2.688 persone, secondo i dati della Protezione Civile, ma va considerato che almeno altre 3000 persone hanno cercato altre soluzioni, molto diversificate: c’è chi ha accolto l’ospitalità dei proprietari di seconda casa, chi si è recato da parenti, chi è stato ospitato negli alberghi. A ciascuna di queste persone verrà assegnato un contributo che varia da 200 fino a 600 euro mensili.

Le casette in legno non saranno pronte prima di sette mesi, la terra continua a tremare, la pioggia a cadere e davvero sembra impossibile ai terremotati immaginare un futuro possibile.

Intanto si continuano a ricercare atti e documenti fra le macerie dei Comuni, che attestino la storia delle costruzioni, nelle città e nelle frazioni colpite dal sisma, la qualità e l’uso dei materiali, gli appalti, l’imprenditoria, i verbali dei collaudi degli anni precedenti.

Da ieri una squadra di oltre ottanta specialisti formata da ingegneri, architetti e geometri, stanno controllando le abitazioni che sono rimaste in piedi e nel contempo le procure stanno valutando i fatti sul fronte giudiziario e non escludono “reati di disastro colposo”.

La ricostruzione è tutta nell’impegno di tante persone, tecnici, protezione civile, volontari di ogni dove pronti a dare una mano, e giova sapere che il Governo oltre ai 50 milioni stanziati, si accinge a dedicare nuovi contributi.

Il presidente Matteo Renzi nella legge di stabilità fisserà nuovi finanziamenti per la prevenzione, modalità e valutazione dei tempi per la sua concreta realizzazione.

Le persone che per ora abitano nelle tende blu non sanno cosa pensare, cosa sperare per il loro oggi, non vogliono rassegnarsi guardano la loro terra martoriata e resistono senza riuscire ad andare via, perché l’altrove è un posto sconosciuto, dove ci si sente ancor più soli.

(continua: quinta parte)
(terremoto: terza parte)

Andreina Corso | 09/09/2016 | (Photo d’archive) | [cod terremoto]

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