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Cerca lavoro, le chiedono foto un po’ sexy, poi il ricatto: prestazioni sessuali o le pubblico

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Cerca lavoro, le chiedono foto un po' sexy, poi il ricatto: prestazioni sessuali o le pubblico

Ragazza cerca lavoro e lo fa in rete, luogo oscuro e pieno di insidie. Infatti il possibile datore di lavoro le chiede delle foto, magari un po’ sexy, e poi arriva il ricatto: o vieni a letto con me o pubblico le tue foto.

Nonostante gli esempi non manchino e ben si sappia che le conversazioni in chat che hanno per oggetto richieste che sfociano in fotografie osè, abbiano come precisa destinazione un vile il ricatto, c’è sempre qualcuno e in gran misura donne, che ci cascano.

E’ successo nel 2014 ad una ragazza della riviera del Brenta, che cerca un posto di lavoro come segretaria d’azienda e si affida ai mezzi che le sono più congeniali come la ricerca su Internet. Su subito.it scrive l’annuncio e viene contattata da un friulano, il suo improbabile futuro datore di lavoro, che in un primo momento le chiede di dichiarare i suoi requisiti professionali e in tal senso si scambiano chat ed impressioni.

Certo, l’uomo le chiede di inviare qualche fotografia, si sa che l’immagine conta, oggi più che mai e la ragazza per un motivo che sfugge a tutta la logica della sua ricerca di occupazione, gli spedisce qualche foto osè, talune con espliciti riferimenti sessuali, nonché un video hard.

Il lavoro non arriva, anzi il compagno di chat ad un certo punto l’avverte, la minaccia: o accettava di consentire a rapporti sessuali, o spediva tutte le fotografie al fidanzato della ragazza. Da qui la denuncia per tentata violenza sessuale e la conseguente udienza, a porte chiuse davanti ai giudici della Sezione Penale, la cui valutazione è stata rinviata al 24 gennaio. L’avvocato Lucia d’Alessandro per l’accusa e l’avvocato Mattia Basso per la difesa, a corollario del processo.

Nel frattempo è stata conferito l’incarico ad un perito che esaminerà i materiali, i tablet e il Tribunale collegiale approfondirà la dichiarazione della ragazza che ha affermato di aver già denunciato, un anno fa lo stesso friulano. Tutti fatti e circostanze da valutare, oltre a quella evidente del ricatto, che ancora una volta mostra il suo volto peggiore.

(foto di repertorio)

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