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Ragazza 16enne rivela a scuola anni di violenze: arrestati padre e matrigna

L'ultimo episodio vessatorio il 23 dicembre scorso, quando al termine della festa scolastica di Natale la vittima si è rivolta agli insegnanti spiegando di non voler tornare a casa: "Mio padre mi ha chiamato al cellulare ma io non ho risposto e so che quando tornerò a casa riceverò un sacco di botte"

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Una ragazza di 16 anni ha subito anni di soprusi e violenze fisiche e psicologiche da parte del padre e della sua compagna, sino a che non ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai suoi insegnanti che l’hanno sottratta a quella situazione.

Così la polizia ha arrestato un uomo ed una donna, cinesi, che sono il padre della ragazza e la sua attuale compagna: i due, di 40 e 34 anni, sono accusati a vario titolo di maltrattamenti, lesioni gravissime e sequestro di persona.

L’uomo è finito nel carcere pratese della Dogaia, mentre la donna è ai domiciliari nella sua casa nella ‘Chinatown’ pratese.

Secondo quanto appurato dalla squadra mobile di Prato, la ragazzina sarebbe stata vittima di violenze familiari da almeno quattro anni, da quando suo padre l’ha portata con lei in Italia
in seguito ad una separazione dalla moglie.

L’uomo si è poi risposato a Prato con una donna cinese che aveva già due figli, di 7 e 11 anni. Quando questi sono arrivati nella casa dove viveva la sedicenne col genitore, sono cominciati i problemi: la ragazzina, che all’epoca aveva 12 anni, è stata maltrattata dalla matrigna e dal padre, che la facevano dormire per terra, la insultavano regolarmente e la picchiavano spesso. Le investigazioni hanno evidenziato che al contrario dei due fratellastri, alla ragazzina venivano negati persino i pasti.

L’ultimo episodio vessatorio il 23 dicembre scorso, quando al termine della festa scolastica di Natale la vittima si è rivolta agli insegnanti spiegando di non voler tornare a casa: “Mio padre mi ha chiamato al cellulare ma io non ho risposto e so che quando tornerò a casa riceverò un sacco di botte”, ha spiegato ai professori. Ha mostrato i segni delle percosse e così gli insegnanti hanno chiesto l’intervento della polizia. In seguito la sedicenne è stata seguita dai servizi sociali ed affidata, su decisione della procura presso il tribunale dei minori, ad una famiglia fuori Prato.

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