Ho lavorato sei anni agli sportelli d’anagrafe, e conosco bene le realtà. Sono stata un anno e mezzo a Marghera, nonostante la mole di lavoro, lì ho lasciato il mio cuore.
Agli sportelli d’anagrafe, stato civile, sportello cittadini comunitari, non si sfornano solo certificati, c’è una mole di lavoro immensa che solo gli “addetti ai lavori” conoscono.
Lo Stato Italia fa entrare tutti i giorni stranieri da ogni dove, quanto gli uffici pubblici lavorano per loro? Non stimabile. Forze dell’ordine, uffici giudiziari, prefettura, ambasciate, consolati… mettiamo per ultimi gli uffici demografici che sono il tema in oggetto.
Agli sportelli ed uffici dei demografici, è necessario dare spiegazioni e consulenza agli utenti, già è difficile con gli italiani, immaginarsi cosa può essere con gli stranieri che non conoscono e non sanno scrivere la nostra lingua.
I più fortunati hanno i bambini che frequentano le scuole italiane ed accompagnano i genitori facendo da interpreti.
Nel Comune di Venezia, il territorio è articolato, isole, centro storico e terraferma. Ogni territorio presenta una caratteristica e bisogni diversi.
Chiudere demografici e servizio sociale, servizi indispensabili vuol dire lasciare non solo i veneziani allo sbando, ma soprattutto gli stranieri che continuano ad arrivare, senza riferimenti.
Chiudere poi anche i commissariati…., che non commento tanto la cosa sia grave. Stanno via via togliendo la presenza dello Stato dal territorio… quindi il controllo e la sicurezza, non serve esprimere opinione ne commenti ma, una cosa non possa fare a meno di sottolineare. Tutto questo è degno di un Paese civile e democratico?
Patrizia Pensa
commento il mio articolo: Sono anni che gli uffici demografici hanno subito la riorganizzazione, se siano arrivati a questo, nessuno è innocente. Per quanto il sindaco Brugnaro, ieri ho letto il suo Twitter satirico (?). La persona del Sindaco, rappresenta l’istituzione dello Stato, le regole, la morale. Questo Twitter è stata una delusione.