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Ovunque tu sarai, giocare con le parole si può ancora

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ovunque tu sarai

Non c’è alta via che la notte, per arrivare all’alba.

Quella stessa alba che vedi dalla tua finestra quando, preso dalle pagine del nuovo libro edito da Giunti, Ovunque Tu Sarai di Fioly Bocca, non riesci più a staccarti. Attraversi la notte, il buio, le sofferenze come quelle della protagonista Anita, una vita tra un lavoro e un amore che non la stimolano e una madre gravemente malata, per poi arrivare, esattamente come lei, a vedere le prime luci dell’alba entrare dalla finestra, sia in senso figurato che reale.

Autrici come Fioly Bocca, che ricordiamo qui è al suo romanzo d’esordio, bisognerebbe solo che ringraziarle, averle davanti e stringere loro la mano per la capacità che hanno di coinvolgere il lettore, di sapere giocare con le parole trasformandole in opere d’arte. Perché Ovunque Tu Sarai questo è, poesia pura e moderna.

L’autrice ci racconta la vita vera, elementi che tutti, in un modo o nell’altro, volenti o nolenti, ci troviamo ad affrontare: l’assenza, la mancanza, la perdita, ma anche la gioia, la luce, il bello di essere vivi contro la morte.

Bocca torna a fare quello che fanno gli autori veri: a dare importanza alle parole, al loro significato più intimo e nascosto, quello magico, quello con cui ci giocava lo stesso, grande, Collodi. Perché la storia è importante, ma l’autrice decide che anche gli stessi lemmi debbano essere protagonisti, debbano avvolgere come una coperta il lettore per entrare nel mondo di Anita.

Ovunque Tu Sarai altro non è che una fiaba moderna e metropolitana dove una principessa come noi, dopo mille difficoltà, trova il posto che le spetta nel regno incontrando il principe azzurro. Gli oggetti magici, tipici di questo genere letterario, diventano quindi le parole, ma anche lo stesso destino che gioca con i fili di una storia a cui è impossibile non rapportarsi. La narrazione e la narrativa di Bocca si trasformano così in un universali in un libro che le anime perse, quelle che si sono ritrovate, le anime bisognose di luce dovrebbero leggere, con in mano un pacco di fazzoletti.

La morale, se una morale esiste, è che la vita, come le fiabe, è un insieme di segni, di coincidenze. Che, se ci stai attento, ti portano la dove è il tuo posto.

Sara Prian

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