L’ovovia del ponte di Calatrava ancora non funziona e anche ieri ha dato forfait proprio nel momento del bisogno.
Ma se ieri è rimasta bloccata, senza funzionare, mercoledì si è fermata per circa mezz’ora con dentro una madre e un bambino sul passeggino. Paura da parte del più piccolo che non la smetteva di piangere. Sono intervenuti anche i vigili di Piazzale Roma per dare l’assistenza necessaria alla donna.
Ad Avm (Azienda Veneziana per la Mobilità) non sanno più cosa fare, scaricando il problema all’Amministrazione.
«Quello del funzionamento dell’ovovia era un problema che ci eravamo già ripromessi di affrontare – spiega Alessandro Maggioni, assessore ai Lavori pubblici – e lo faremo non appena possibile, superate le difficoltà contingenti», tradotto: si cercherà di sistemare tutto non appena il ciclone Mose verrà superato.
L’ovovia è costata circa 2 milioni di euro e non è mai stata in grado di svolgere pienamente il compito per cui è stata costruita: agevolare il passaggio ai disabili.
Il ‘mezzo’ dovrebbe funzionare dalle 8 alle 22 e viene azionato a distanza dal personale Avm che viene avvisato tramite un videocitofono. Questo permette di riconoscere se la persona che richiede il passaggio ne abbia veramente bisogno. Una volta saliti si clicca ‘start’ e la cabina, dopo aver chiuso le porte, si muove. Troppo spesso, però, l’ovovia rimane bloccata, a volte, come è successo l’altro giorno, con persone al suo interno.
Sara Prian
[12/06/2014]
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