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Oriago, signora “idrofoba” morde un ragazzo sull’autobus per sedersi

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Oriago, signora "idrofoba" morde un ragazzo nell'autobus per sedersi

Una scena che si vede quotidianamente negli autobus, tram e vaporetti: le porte che si aprono e i viaggiatori che si fiondano sui posti a sedere, alcuni con aplomb controllato, altri ingaggiando serrate battaglie a suon di gomiti. Poi, durante il viaggio, avvengono strategie di avvicinamento a posizioni favorevoli. La signora di cui parliamo oggi è andata però decisamente oltre.

Accade a Oriago. L’episodio sull’E56: una cinquantenne che voleva sedersi a tutti i costi è arrivata a mordere un giovane sul braccio per conquistarsi il posto a sedere.

Il bus Actv sulla Brentana era normalmente affollato lunedì scorso sulla linea E56 Venezia – Padova verso le 16. All’altezza di Oriago, tra i molti passeggeri in piedi all’improvviso si è liberato un posto.

Tra i viaggiatori più vicini, un giovane di 25 anni, residente a Mira, e una donna sui 50 anni, hanno cominciato a muoversi per raggiungere il posto che si era liberato.

Il giovane ha però sentito improvvisamente una forte fitta al braccio con cui si stava tenendo al sostegno che lo ha immobilizzato. Girandosi, ha visto la donna che cercava in tutti i modi di raggiungere il posto libero. Credendo ad una goffa spinta irruenta ha fatto notare alla donna che il posto glielo avrebbe ceduto comunque.

La “signora”, invece di capire e moderarsi, si è scatenata allora in una ridda di insulti verso il ragazzo.

La disputa termina la cosa non era finita: il 25 enne giunto a casa sentiva ancora il braccio dolorante, e scoprendolo ha notato il calco della dentatura della donna sulla pelle. Un morso aveva passato il tessuto delle maniche della giacca e della camicia e aveva lasciato il “timbro” sul braccio.

Il fatto è raccontato dalla Nuova Venezia oggi in edicola, che esclude pericoli medici di qualsiasi tipo. D’altra parte, però, viene evidenziato come il livello del convivere civile tra simili abbia raggiunto livelli da emergenza.

Il fatto ha scatenato diverse reazioni indignate tra i lettori, tutti bene o male, passeggeri di mezzi pubblici. Tra i più numerosi ci sono quelli che si interrogano sulla nazionalità della “signora” in questione, ritenendo sicuro che una donna residente di mezza età ben difficilmente si sarebbe lasciata andare ad un gesto così aggressivo ed estremo.

Ma non sappiamo se sia questo il punto, quanto come la percezione di mancanza di regole stia modificando la nostra società, come si vede anche nei casi in cui bisognerebbe cedere il posto ad un anziano o ad una persona in difficoltà nei mezzi pubblici.

Il giornale riporta poi il commento del presidente dell’Actv, Luca Scalabrin: «Si tratta di un episodio che è indice a quanto pare», spiega Scalabrin, «più di una maleducazione imperante in ogni aspetto della vita sociale che un vero e proprio atto di delinquenza o reato. È il sintomo che i modelli educativi e di civile convivenza fra le persone sono ormai frantumati. La colpa non è insomma del bus che era pieno, ma del comportamento incivile segnalato». Sulla linea Padova-Venezia Actv ha attivato, va detto soprattutto nelle corse serali, controlli anche in collaborazione con i volontari dell’associazione nazionale carabinieri

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