Look tutto in “black” quello vestito dal padiglione Australia.
Led rossi ed ambienti al buio: cornice curiosa e attraente, per schermi che proiettavano una tecnologia fotografica in 3D che coinvolgeva gli spettatori in maniera totalizzante. Al centro della scena: le metropoli e la trasformazione dei territori urbani. Spazi immensi che forniscono le risorse per il mantenimento delle città , “violentati” nella forma così come nella struttura.
….
……
Due le parti in cui è stata strutturata la mostra. Il NOW, ovvero uno studio fotografico dello stato attuale urbano della costa orientale e delle cave minerarie dell’entroterra occidentale che forniscono la materia prima per edificare tutta l’area Est del continente. Due differenti aree, due diversi usi e destinazioni: un “binomio” da scoprire e rappresentare.
E poi il WHEN, una proiezione con animazioni ed immagini in 3D, di quello che potrebbe essere il futuro di questo immenso territorio.
…..
…..
Con i contenuti scaturiti da un concorso di idee per l’architettura australiana, la mostra ha presentato un curioso modo di vedere come le città del futuro potrebbero evolvere partendo da nuove metodologie di progettazione.
Una visualizzazione architettonica complessa ed articolata per descrivere progetti su larga scala, di notevole impatto ambientale.
Testo, immagini e grafica di Luisa Doriana Lombardo.