Se per l’amministrazione comunale veneziana le cose non sembrano andare nel verso giusto, per la Regione la situazione è diversa. 80 sono i milioni di euro che l’Assessore al Bilancio regionale, Roberto Ciambetti, ha infatti deciso di consegnare a Province e Comuni per poter investire in opere pubbliche e servizi ai cittadini.
Il denaro proviene direttamente dalle casse della Regione e consiste nel patrimonio categorizzato in ‘’spazi finanziari inutilizzati’’. 60 milioni di euro andranno alle amministrazioni comunali, 20 a quelle provinciali.
Il 70 per cento andrà ai Comuni veneti sotto i 15 mila abitanti, il 25 per cento a quelli tra i 15 e i 50 mila, il rimanente a quelli superiori alla soglia dei 50 mila, questo secondo i criteri stabiliti dall’ente territoriale Veneto, in accordo con la Conferenza Regione ed Autonomie locali.
‘’Credo che il tetto di spesa del Patto di Stabilità fissato dal Parlamento su proposta del Governo, in questo momento storico sia una follia. – ha affermato l’Assessore Ciambetti – Contro questo limite la Regione del Veneto, la più penalizzata in Italia insieme alla Lombardia, ricorrerà.’’
La Regione sembra quindi mostrarsi solidale con agli altri enti locali del territorio e promette, sempre secondo quanto dichiarato da Ciambetti: ‘’Di riuscire ad ampliare i margini di manovra soprattutto per i Comuni minori, un dovere al quale la Regione non vuole sottrarsi.’’
Alice Bianco
[24/02/2014]
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