I loro genitori riceveranno una sanzione di 250 euro ciascuno per violazione del divieto per i minori di 16 anni di bere alcolici. Questo perché sorprese a bere sotto il Ponte della Vittoria, nonostante fossero stati avvertite da una pattuglia della Polizia Locale dei rischi che correvano. È quanto avvenuto a tre ragazze sabato pomeriggio.
Alle 16.50, infatti, una pattuglia della Polizia Locale in transito lungo via Lungopiave Inferiore notava un gruppo di circa una ventina di ragazzi, tra i 15 e i 24 anni, tutti italiani, nei pressi della rampa del Piave.
I ragazzi spiegavano che stavano festeggiando un compleanno e si erano posti sotto il ponte in quanto pioveva. Con loro un carrello da supermercato contenente una trentina di bottiglie di birra. Al momento del passaggio della pattuglia solo alcuni maggiorenni stavano bevendo alcolici.
I vigili, quindi, si limitavano a invitare i minori a non bere e a comportarsi in maniera sicura. «Sono stata informata telefonicamente di quanto avvenuto e, coerentemente con gli intendimenti dell’amministrazione di reprimere il fenomeno dell’uso di alcolici da parte dei minori – spiega la comandante Danila Sellan – ho disposto un servizio in borghese per controllare il rispetto dei divieti».
Una pattuglia di vigili tornava in borghese verso le 17,20 notando una serie di atteggiamenti poco sicuri tra cui, soprattutto, alcuni lanci di bottiglie vuote nel fiume o contro i piloni del ponte. Inoltre sorprendeva tre ragazze di età inferiore a 16 anni, precedentemente identificate, che stavano bevendo. Quindi scattavano le multe. A chi aveva lanciato le bottiglie veniva contestato l’abbandono di rifiuti, con sanzioni da 100 euro. Per le ragazze, o meglio per i loro genitori di San Donà, la sanzione da pagare sarà di 250 euro.
Nei mesi scorsi vari locali erano stati sanzionati con multe dai 250 ai 1000 euro per aver servito alcolici a minori. «I rischi dell’assunzione di alcolici da parte di minori sono troppo gravi da poter essere sottovalutati – commenta il sindaco Andrea Cereser – Gli esercizi pubblici hanno mostrato sensibilità su questo tema, prestando generalmente attenzione a chi servono da bere. Sono certo che la collaborazione anche dei genitori è la priorità per reprimere questo pericoloso fenomeno».
26/04/2016
(cod minobi)