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Nostalgia del sangue – Un degno thriller all’italiana

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nostalgia del sangue giunti

Un thriller con i fiocchi, è proprio il caso di dirlo. Nostalgia del sangue (pagg. 535, € 16), scritto da Dario Correnti (pseudonimo dietro cui si celano due scrittori) è la novità letteraria di Giunti Editore. Un romanzo ricco di suspanse, che appassiona sin dalle prime pagine, intriso di dolore, mistero, un piccolo capolavoro attuale, che nulla ha da invidiare alle avventure del commissario Montalbano!

Il protagonista ha solamente un cognato nella Polizia! Marco Besana in verità è un burbero ma divertente giornalista di cronaca nera del nord, prossimo al pensionamento, che si ritrova a dover raccontare ed indagare, su una serie di omicidi avvenuti nella provincia bergamasca.
Ad intrecciare il suo percorso, Ilaria Piatti, una giovane 26enne, ex stagista al giornale. Terminato il suo periodo di formazione, con un passato segnato dal dolore e da un fatto di cronaca che l’ha toccata personalmente, si ritrova a collaborare con Besana, spingendo sulla pista del serial killer, imitatore del primo d’Italia: Vincenzo Verzeni.

Passato e presente si intrecciano, il giornalismo della carta stampata si unisce al mondo digitale, si indaga nella psichiatria di oggi e delle prime scoperte. I protagonisti sono un appassionato ed esperto giornalista che farà da mentore ad una ragazza timida, ma pronta a ricercare e scrivere la verità. È questo Nostalgia del sangue, un thriller accurato, attento ai particolari, mai scontato e che tiene incollati alle pagine!

A coinvolgere il lettore, non è solo il mistero che si cela dietro agli omicidi perpetrati dallo psicotico serial killer, ma è soprattutto la ricerca della coppia di giornalisti della verità. Il loro rapporto padre-figlia o qualcosa in più, che si instaura tra loro permette di entrare in empatia, di vivere in prima persona l’indagine.

Marco ed Ilaria sono ben caratterizzati, sia nel privato che per quanto riguarda la loro professione. Giornalisti che amano il loro lavoro, parte integrante della quotidianità, non sono però troppo d’assalto; sanno fare le domande giuste, ma anche ascoltare senza giudicare, usando tatto.
Una coppia bizzarra che alimenta la curiosità del lettore, con sfera privata e pubblica che pian piano si mescolano, così come gli attenti aneddoti sulla psichiatria, genetica e criminalità.

I capitoli brevi, i dialoghi concitati, interessanti, la scorrevolezza e la capacità di inoltrarsi nella provincia bergamasca tra nebbia e segreti, senza lasciare nulla al caso, è un’altra delle caratteristiche che permettono di definire Nostalgia del sangue un thriller imperdibile.
Una gemma del panorama attuale, adatto sia agli amanti del genere sia a coloro che vogliono avventurarsi nelle novità letterarie italiane, che nulla hanno da invidiare ai parenti oltreoceano!

Alice Bianco
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