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Napoli peccato, ha messo sotto il Real ma non basta

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Napoli peccato, ha messo sotto il Real ma non basta

Il Napoli imposta la partita più importante della Champions sulla corsa e così facendo Sarri sorprende il Real che pensa solo a difendersi, spaventato. Dopo un’ora però i partenopei non avevano ancora raccolto nulla mentre i campioni spagnoli (la prerogativa delle grandi squadre) con due calci d’angolo e due zuccate dell’andaluso Ramos li manda immeritatamente all’inferno: la prima saltando più in alto di Albiol e la seconda sopra Koulibaly, sfruttando anche una leggera deviazione di Mertens, l’uomo che mezzora prima aveva fatto sognare l’impresa al pubblico del San Paolo.

Per i partenopei, però, non è un addio ma un arrivederci, avendo dimostrato di non essere comparse in Europa, dove potranno tornare presto. Possibilmente con Sarri, che in questa partita ha messo più valore aggiunto di Zidane, mostrando una dimensione internazionale personale che era stata soltanto accennata.

Il Napoli ha giocato un gran primo tempo, sfruttando un piano semplice ma efficace: attaccare a sinistra lo spazio tra Modric e Casemiro in prima battuta e tra Carvajal e Pepe in seconda. L’azione del vantaggio azzurro, al 24’, è un libro aperto: Insigne riceve e scarica su Hamsik, aprendo lo spazio dove lo slovacco può servire, con tempismo, l’inserimento di Mertens. Il destro in diagonale non lascia scampo a Navas. È il centro numero 23 in stagione (18 in campionato e 5 in Champions).

La risposta del Real arriva in 5 minuti. Benzema parte da sinistra e scarica in verticale su Cristiano Ronaldo: Koulibaly è piazzato male e il portoghese ne approfitta, scarta Reina ma, un po’ decentrato, colpisce il palo. La domanda è: il Napoli potrà tenere lo stesso ritmo e la stessa concentrazione anche nella ripresa? Non c’è tempo per rispondere perché, al 6’, su palla persa malamente da Hamsik a metà campo, gli spagnoli conquistano corner. Batte Kroos e Ramos gela il San Paolo. Altri 6 minuti e, dalla lunetta opposta, il Real replica: parabola di Kroos, Ramos in cielo, Mertens che dà involontariamente il colpo di grazia. La partita finisce lì, anche se Morata infierisce a tempo scaduto e zittisce il pubblico da ex juventino. Un gesto poco Real.

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