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Milan di Europa League smarrito: niente gioco ne’ idee

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Il Milan non vince più, si profila esonero Montella

Milan smarrito: niente gioco né idee. Il Diavolo pareggia ad Atene e mantiene il primato ma dimostra di essere ancora in crisi.

La partita di Europa League con L’AEK Atene doveva e poteva essere un’occasione per Montella di provare la bontà delle proprie idee di gioco, complice un avversario modesto e il ritorno al centro della difesa di Bonucci, tornato anche a vestire i gradi si capitano della formazione rossonera. Nonostante tutto, il Milan ha palesato evidenti limiti in termini di personalità e di voglia, facendosi mettere sotto per larghi tratti della partita dai greci.

Poche idee – Lo stadio olimpico di Atene evoca felici ricordi ai tifosi milanisti, ultimo dei quali la Champions vinta contro il Liverpool nel 2007 con doppietta di Pippo Inzaghi, ma il ricordo del glorioso passato del Milan non è bastato a dare l’energia giusta ai giocatori di Montella. Forse, come ha ribadito Ambrosini, non uno qualsiasi, è stato troppo tempo fa perché gli attuali rossoneri possano effettivamente trarre beneficio dalla memoria di quella finale. Fatto sta che sono mancate del tutto la grinta e la concentrazione, e molti dei nuovi volti dell’estate hanno deluso ancora: André Silva si muove molto ma è poco cattivo negli ultimi 16 metri, Calhanoglu sembra non avere la fiducia per tentare un dribbling o una giocata che possa creare situazioni pericolose, limitandosi al compitino.

Il migliore in campo è uno dei vecchi, ovvero Montolivo, colui che la fascia di capitano l’ha avuta e ha dovuto abbandonarla su richiesta (o meglio obbligo) della società. Seppur senza fare nulla di trascendentale ha voluto far ricrede Montella sul fatto di avergli concesso pochi minuti finora in stagione, ed ha colpito un palo su un bell’inserimento creando di fatto l’unico vero pericolo per la porta dell’AEK. Suso, inizialmente relegato in panchina, entra e prova a dare una scossa, senza però riuscirci e il Diavolo si conferma ancora troppo dipendente dalle sue giocate: se Suso non si accende, il Milan non segna.

Panchina traballante – Montella mantiene il primato nel girone, e l’Austria Vienna gli fa un favore regolando il Rijeka, per cui potrebbe bastare un pareggio nella prossima a San Siro per passare, ma la panchina è sempre più in bilico e sarà importante vincere al Mapei Stadium domenica contro il Sassuolo, negli ultimi anni pietra tombale degli allenatori del Milan. Servirà dunque ritrovare certezze e fiducia, e magari anche un 11 titolare, visto che Montella finora ha sempre o quasi cambiato interpreti e modulo, senza riuscire a trovare una formazione che convincesse. Sempre pronto Gattuso, con Sousa che probabilmente allenerà in Cina, ma per ora la società conferma la fiducia a Montella.

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