Tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia, a disposizione della Corte d’Appello che deciderà per l’estradizione, il cittadino svedese di origini kosovare A.J., trentaquattrenne dedito a furti e borseggi negli aeroporti europei.
Le volanti della Questura sono intervenute alle ore 4,00 del 15/08, presso l’Hotel Delfino sito a Mestre in Corso del Popolo, in quanto un ospite della struttura sarebbe stato un soggetto destinatario di Mandato d’Arresto Europeo.
Giunti sul posto, con le cautele del caso, gli operatori si sono recati nella stanza che A.J. occupava con altra persona (un altro kosovaro risultato da accertamenti successivi senza precedenti), al fine di rintracciarlo e procedere alla sua compiuta identificazione.
Condotto in Questura per accertamenti in merito all’identità e all’effettività del provvedimento di arresto europeo lo stesso è risultato titolare di passaporto svedese e ricercato in esecuzione di una misura di custodia cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria tedesca, tribunale di Tiergarten (Germania), lo scorso aprile in quanto A.J. sarebbe responsabile di un furto commesso presso un aeroporto tedesco.
Da una approfondita analisi risulta che lo stesso avrebbe compiuto svariati furti negli scali aeroportuali europei. In particolare dagli accertamenti ulteriori è emerso che A.J. risultava destinatario di tre rintracci per identificazione, emessi da Ufficio Frontiera aerea Malpensa (VA) in data 12.12.2017, Ufficio frontiera aerea Bologna, emesso in data 24.05.2017, Ufficio frontiera aerea Linate (MI) emesso in data 16.10.2017, al fine di redigere a suo carico n.3 verbali di nomina del difensore ed elezione di domicilio poiché resosi responsabile, presso i predetti scali aerei dei reati di furto aggravato in concorso su bagagli dei passeggeri in transito.