Mestre, bordello cinese in centro. Carabinieri arrestano maitresse

 





[17/06] I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Mestre hanno fatto irruzione ieri sera in un appartamento utilizzato quale casa di meretricio, al piano terra di via Petrarca, all’angolo di via Dante in pieno centro a Mestre (nella foto i Militari pochi minuti dopo l'irruzione).

Da tempo erano giunte segnalazioni di privati che avvertivano di uno strano via-vai  di soggetti maschili nella zona e la comparsa, di tanto in tanto, di ragazze cinesi in un portoncino sito al piano terra di una palazzina posta giusto dietro il parcheggio di piazza Leonardo da Vinci, esattamente all’incrocio di via Dante con Via Petrarca. 
Dall'esame di giornalini locali di annunci era venuta la conferma che proprio in quella palazzina vi era la disponibilità , da parte di "avvenenti orientali" di "massaggi particolari".
 
 

I Militari, a questo punto, nel primo pomeriggio di ieri hanno iniziato una discreta attività  di controllo dello stabile. Attraverso questa veniva subito notato l‘ingresso di uomini che a turno, dopo aver comodamente parcheggiato l’auto nel grande parcheggio a pagamento antistante e dopo aver effettuato una telefonata per le opportune informazioni, entravano furtivamente nel portoncino.

Uno dei suddetti clienti, addirittura probabilmente confidando sulle sue capacità  amatorie, aveva pagato il parcheggio auto per un periodo di due ore, salvo poi uscire dall’appartamento 10 minuti dopo esservi entrato andando via con la propria autovettura.
Ogni cliente è stato comunque fermato poco distante dai militari per verifica chiedendo loro di fornire quanti più elementi utili per capire se all’interno dell’appartamento vi fosse in atto una condotta di sfruttamento della prostituzione (secondo il nostro ordinamento, infatti, la prostituzione in se non concretizza una fattispecie penale ). 
Dopo le informazioni del quarto cliente i militari in borghese han deciso per l'irruzione, e in effetti la situazione trovata non lasciava adito a dubbi: una donna cinese quarantenne che era seduta in cucina in compagnia di una mazzetta di soldi, di uno scatolone di preservativi e di un telefono. Nella camera da letto una giovane ragazza cinese con un cliente che alla vista dei militari, benchè completamente nudo, cercava di accampare improbabili scuse riguardo il fatto che si era recato lì per chiedere solo informazioni su un semplice massaggio.
Da quanto affermato dai vari clienti e dalla ragazza cinese, unitamente alla situazione cristallizzata all’atto dell’ingresso dei CC all’interno della casa, è stato acclarato  senza possibilità  di dubbio lo sfruttamento della Maitresse nei confronti della giovane ragazza, motivo per il quale S.F. 46 anni è stata arrestata e condotta nel Carcere femminile della Giudecca.
All’interno dell’appartamento, sono stati sequestrati circa 200 euro (le prestazione avevano un prezzo variabile e trattabile, a seconda del cliente, tra i 30 e i 70 euro), diversi preservativi e un taccuino manoscritto su cui vi erano tradotte dal cinese all’italiano tutti i termini utili per descrivere parti anatomiche maschili, femminili e termini del “gergo amoroso”.
La ragazza, alla quale non era permesso neanche uscire per andare a comprare le sigarette, è stata subito messa in contatto con  gli operatori  dell’ Ufficio protezione sociale e umanitaria  del servizio promozione e inclusione sociale del Comune di Venezia (Servizio di call center 24 h su 24 nr. 800290290). Le incaricate si sono messe immediatamente al lavoro per cercar di dare assistenza, dal punto di vista dei documenti, del domicilio e delle esigenze più immediate,  alla ragazza, la quale non riusciva ad esprimere che poche parole in italiano.