A Venezia il problema dei borseggiatori e delle borseggiatrici è una vera e propria piaga. Normalmente le cronache si esauriscono con i racconti del disagio per il furto, per le denunce e via dicendo, ma quando si viene a contatto con un vero dramma umano provocato dall’atto del borseggio è come ricevere un pugno sullo stomaco che colpisce ognuno di noi.
L’ultima (o una delle ultime) vittima colpita è un turista malato di cancro che era arrivato a Venezia per un’ultima vacanza in compagnia della moglie.
É salito in vaporetto ed è stato subito derubato da un o una appartenente al “clan” dei borseggiatori che imperversano in città.
Non l’ennesima vittima, non un numero sulle statistiche, non un nome su una denuncia che resterà “lettera morta”, bensì un malato terminale a cui è stato rovinato l’ultimo viaggio.
«Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie. Sto morendo di cancro» ha scritto Michael Valey, sessantenne americano, in una sorta di lettera aperta a chi l’ha derubato. Poche righe accorate per far sapere agli sconosciuti che gli hanno rovinato l’ultimo viaggio della vita nella città dei sogni il male che gli hanno fatto. E, alla fine, nonostante tutto, lui li perdona.
Il borseggio risale a sabato scorso. L’uomo si è accorto del furto alla fine del viaggio in vaporetto
che dalla Stazione lo ha portato a San Marco. Il portafogli con il denaro e tutte le carte di credito non c’era più e lui ha immediatamente capito.
L’uomo si è recato nel punto interforze di Piazza San Marco dove ha sporto denuncia contro ignoti, ma ha capito che ci sono ben poche speranze di rientrare in possesso di quanto rubato, così ha scritto una lettera aperta al suo ladro.
“A chi mi ha rubato il portafogli.
So che probabilmente non leggerai questo testo e so che non te ne importerà neanche nulla.
Noi siamo arrivati nella tua bellissima città il 14 luglio, alle 14. Sul vaporetto numero 1 sono diventato la tua prossima vittima.
Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie.
Sto morendo di cancro. Mi hai lasciato senza soldi e senza carte di credito.
Immagina solo per un momento quello che questo causa alla tua vittima.
Ho pregato per perdonare e prego per te affinché tu ti allontani da questo peccato che ferisce le persone innocenti.
Ti perdono”.
Sono d’accordo con Chiara e sottoscriverei anch’io per aiutare la coppia a proseguire la vacanza.
Buonasera, ho letto la notizia dell’americano Michael veley derubato a Venezia durante il suo ultimo viaggio. Volevo sapere se c’è modo per mettersi in contatto con questa persona o se sia stata organizzata una go fund me/colletta a cui partecipare.
La ringrazio molto.
Chiara
Buongiorno,
il turista è ripartito subito dopo.
E’ stato contattato da nostre amministrazioni, però, che gli hanno offerto un nuovo soggiorno gratuito e il risarcimento di quanto perduto.