Luca Zaia è intervenuto oggi sulla presa di posizione della sindaca di Oderzo Maria Scardellato che intende negare il documento di identità a chi è in possesso del permesso di soggiorno temporaneo.
“Questi signori non sono profughi, sono richiedenti asilo – spiega a Treviso -. Tra un anno, un anno e mezzo, avremo una risposta se sono profughi oppure no e la statistica ci dice che due su tre, tra un anno, non saranno profughi e allora io mi chiedo per quale motivo dobbiamo dare una carta d’identità in mano a una persona che comunque si rischia che non sia un profugo”.
Per Zaia, “se il problema è identificare, si faccia un documento alternativo per i richiedenti asilo ma, finché non sono profughi, non è corretto a mio avviso. Come ha dimostrato il sindaco di Oderzo, se ci sono i termini giuridici per non farlo, è bene che tutti i sindaci facciano così”.
“Al momento – afferma il governatore – siamo in un limbo nel quale persone delle quali non sappiamo nulla chiedono un riconoscimento e allora completiamo questa analisi e capiamo se hanno titolo. I profughi veri – ha concluso il governatore veneto – hanno le porte aperte, quelli che sono scappati dalla morte e dalla fame, non quelli che arrivano con lo smartphone in perfetta forma fisica”.
09/12/2016