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Lite a Jesolo: in due rompono il bicchiere e tagliano la gola al malcapitato

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Alle ore 22.30 del 25 Marzo, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Jesolo interveniva su richiesta della Centrale Operativa del 112 di San Donà di Piave, presso il Pub John Martin’s di Via Bafile, a Jesolo, dove poco prima era avvenuta un’aggressione da parte di due ragazzi che avevano ferito gravemente un terzo giovane: D.N., croato, classe 1990 residente a Carbonera (TV) durante una lite.

Il ferito veniva portato d’urgenza presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Jesolo in imminente pericolo di vita avendo una ferita lacero contusa lunga e profonda all’altezza del collo sotto l’orecchio sinistro, provocata dai due aggressori che gli avevano letteralmente spaccato due bicchieri a quell’altezza ferendolo gravemente con i vetri rotti.

In particolare, secondo le testimonianze raccolte dai militari successivamente all’accaduto, sembrava che i due, dopo essersi avvicinati alla vittima, ed aver scambiato due parole (sono tutt’ora al vaglio le motivazione che hanno portato all’insano gesto), lo abbiano aggredito utilizzando i bicchieri (uno per ciascuno) senza dargli il tempo di difendersi e dandosi alla fuga.

Raccolta la descrizione degli aggressori subito partivano le ricerche col supporto di una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Donà ed una della Stazione di Cavallino Treporti mentre la vittima, in gravi condizioni, veniva trasportata d’urgenza all’ospedale di San Donà per essere sottoposto ad intervento chirurgico.

Le ricerche venivano estese anche nel comune di San Donà di Piave presso casa dei genitori di uno dei due aggressori, ma poco dopo sempre presso Piazza Milano, una pattuglia della locale stazione riconosceva e fermava i due.

Al momento del fermo uno dei due presentava una vistosa fasciatura al pollice della mano destra ancora sanguinante, ferita che poi si è scoperto essersi procurata a seguito della sua azione violenta al momento di mandare in frantumi il bicchiere (giudicata guaribile dal pronto soccorso di San Donà in giorni 10).

Per sviare le ricerche degli inquirenti inoltre i due si erano scambiati i giubbotti ed avevano gettato gli indumenti sporchi di sangue in mare. Ma le loro scarpe presentavano ancora evidenti tracce di sangue.

Nel frattempo la vittima era stata operata e portata in rianimazione e si apprendeva che solo per pura fortuna la ferita non aveva intaccato l’arteria giugulare. I sanitari riferivano inoltre che il paziente versava in cattive condizioni anche a causa della estesa perdita di sangue.

I due responsabili del ferimento venivano quindi portati in caserma ed identificati in:
I.O. Albanese classe 1998, domiciliato a Jesolo ma residente a San Donà di Piave, pregiudicato, nullafacente
A.A. Albanese classe 1999, da poco maggiorenne, in Italia senza fissa dimora, nullafacente

I due venivano pertanto, sentito il Sostituto Procuratore di turno, tratti in arresto in flagranza di reato per il reato di tentato omicidio in concorso e tradotti presso la casa circondariale di Venezia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ove domani verrà celebrato il rito di convalida dell’arresto.

Al momento la vittima a seguito dell’operazione si trova fuori pericolo e ricoverata presso il reparto di chirurgia. Sono ancora da attestare i giorni di prognosi per la guarigione.

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