Il mondo può essere un posto pericoloso se lo si guarda con gli occhi sperduti di un bimbo di 5 anni che ricorda a malapena il suo nome e che non sa dove si trova, se non in qualche parte dell’India. La storia vera di Saroo Brierley, dal 22 dicembre al cinema, la ritroviamo scritta nella sua autobiografica, Lion – La strada verso casa, edita da Rizzoli e che con uno stile diretto e coinvolgente, riesce a commuovere e ad entrarti nel cuore pagina dopo pagina.
Saroo, come detto, è un bambino che per sbaglio sale su un treno le cui porte si chiudono e non è più in grado di aprirle. Già qui sembra di leggere l’incipit di un thriller se non un horror, ma quella che può sembrare la sventura più grande si trasforma nella sua più grande avventura. Venticinque anni più tardi, infatti, cresciuto in Australia da una famiglia adottiva, decide di provare a rintracciare sua madre e i suoi fratelli. Nonostante non ricordi il nome del suo villaggio, con pazienza e determinazione infinite, trascorre il suo tempo a esaminare attraverso Google Earth ogni linea ferroviaria indiana, fino a trovare un luogo familiare. Ma per scoprire se quell’immagine sfocata è veramente casa sua c’è un solo modo. Andarci di persona.
Immaginatevi uno dei bambini sperduti di Peter Pan che, tornato dall’Isola che non c’è, con tutte le sue cose belle ma anche con quelle spaventose, prende carta e penna e decide, con gli occhi di una persona che è riuscita a crescere, di scrivere la sua straordinaria avventura. Un bambino sperduto che, nonostante abbia trovato la sua dimensione, decide con pazienza e dedizione, di tornare nella sua (pen)isola a ritrovare chi si è lasciato indietro. Immaginate un disincanto che va, piano piano, affievolendosi mentre sorge la consapevolezza di chi si è e di chi si era stati.
La storia di Saroo è un racconto emozionante, scritto benissimo, che non cerca pietismi, ma che narra con intelligenza e riflessione la sua vita. Questo però è più di una semplice storia, è qualcosa di straordinario, è un inno, un omaggio al genere umano e alla sua generosità. Il percorso di Saroo è, infatti, costellato da persone straordinarie, da cuori grandi e anime gentili che entrano nella sua vita anche solo per qualche ora cambiandogli però l’esistenza per sempre.
E qui non è utopia, non sono personaggi creati a puntino per costruire questo messaggio positivo: qui sono persone vere, reali, che sono più magiche di qualsiasi personaggio di fantasia.
Inoltre ogni avvenimento sembra essere la prova che ci sia qualcosa di più grande di noi che ci guida nelle scelte, un destino che ci accompagna, che non è già deciso, forse, ma che mette in campo tutti gli ingrendienti affinché noi possiamo compiere certe scelte.
Lion è un’avventura pazzesca che si fa leggere tutta d’un fiato e ci emoziona come solo le vite vere e le persone pure e vere riescono. Un regalo da fare a chiunque.
Sara Prian
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