[16/05] Come in tutti i film di souspence alla fine arriva il sereno. L' Inter conquista meritatamente il suo 18o scudetto battendo 1-0 un Siena mai domo, un Siena che se avesse dimostrato un impegno del genere durante il campionato difficilmente sarebbe retrocesso.
Arriva il fischio finale e comincia la festa. Giocatori in delirio, Mourinho e gli altri dell'area tecnica realmente emozionati. Questo scudetto sembra avere un valore particolare, forse per il fatto di averlo quasi perso ad un certo punto.
Si scioglie anche Moratti, di solito abituato a stare un po' in disparte. Il presidente fa addirittura il giro del campo raccogliendo fisicamente l'abbraccio dei tifosi che gli lanciano sciarpe e maglie che lui mette al collo.Moratti è felice come un bambino, lo si intuisce dalla sua emozione. Alle interviste tv vengono ripetuti i soliti concetti: "Lo scudetto più apprezzato perchè più sofferto. Sono stati grandi i giocatori, è stato grande Mourinho" a cui si unisce un sincero apprezzamento per il lavoro della Roma.
La squadra capitolina ha conteso la vittoria sino all'ultimo secondo, anche se nessuno lo dice, rendendo e producendo al di sopra anche delle sue possibilità , perchè nessuno all'inizio avrebbe creduto che si potesse trattare di una squadra attrezzata per vincere lo scudetto.
Grandi festeggiamenti per le vie di Milano e nelle case dei tifosi che già da diverse domeniche tenevano la bottiglia da parte.
p.pradolin
Un po' meno entusiamo negli studi di "Controcampo", il salotto di Mughini, dove veniva evidenziato che in Piazza Duomo era già scemata la festa: dopo mezzanotte era rimasta poca gente. "Una cosa inconcepibile a Roma. A Roma se si fosse vinto lo scudetto si sarebbe festeggisto tutta la notte" viene ribadito nel salotto calcistico televisivo.
Trascurando, però, un particolare: a Milano al lunedì mattina ci si alza presto per andare a lavorare.
L'Inter vince il Campionato, 18/o scudetto
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