E’ un intervento moderato. Nei toni, certo, ma il contenuto è fermo è univoco.
No ai libri ‘gay’ ai bambini, lo dichiara anche il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia: «E’ necessario combattere gli stereotipi, ma quei libretti io non li distribuirei».
Ieri il Patriarca in visita all’ospedale dell’Angelo ha più volte ripetuto la necessità di combattere gli stereotipi che inquinano la vita dei giovani, ma di fronte all’iniziativa della delegata del sindaco Camilla Seibezzi frena: «C’è stereotipo e stereotipo – mette subito in chiaro – la società si regge su qualcosa che va al di là e viene prima di certe indicazioni culturali, quel qualcosa è un fondamento comune. Dobbiamo cercare di tutelare i diritti di tutti e non discriminare nessuno, ma la società cammina su dei fondamenti. La famiglia non è contro nessuno. E’ quella realtà che vuole unire tutte le persone. Allora, rispettiamo i diritti e anche gli orientamenti, ma la famiglia si costituisce prima delle scelte culturali».
«La scuola deve educare all’accoglienza di tutti, ma anche a tenere fermi alcuni valori». Quindi li farebbe distribuire questi libri? «No, non li farei distribuire».
Redazione
[12/02/2014]
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