Gentili lettori, come ormai saprete c'è stata la visita di Tenzin Gyatso, Sua Santità il Dalai Lama, che è arrivato a Venezia assieme ad una sua delegazione. Tre le tappe previste dal cerimoniale: arrivo atteso a Palazzo Sant' Angelo sul Canal Grande, partecipazione al Consiglio Comunale dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria e visita alla Biblioteca Marciana dove è stato accolto da un corteo d'onore ed ha ricevuto altri riconoscimenti. Dell'intera giornata celebrativa la "Voce di Venezia" non è stata in grado di riferirvi alcunché, e di questo ci scusiamo con i nostri lettori. I servizi stampa che assegnavano i permessi per assistere agli eventi hanno ritenuto di accogliere le richieste di altre testate giornalistiche ma non la nostra, pur presentata nei modi e nei tempi richiesti.
Sebbene sarebbe interessante verificare quante di queste siano arrivate prima, prendiamo atto che tutte le autorizzazioni sono state assegnate ad altre testate, ad agenzie di stampa, a fotografi accreditati, ecc. Ci siamo trovati quindi davanti a due strade: riportarvi notizie dell'evento facendoci riferire a nostra volta da chi autorizzato ad assistere, oppure, più dignitoso e corretto, dirvi la verità : non abbiamo avuto informazioni da offrirvi, come stiamo facendo. La pluralità e la qualità dell'informazione, a cui fa spesso riferimento anche Beppe Grillo quando segnala che l'Italia è agli ultimi posti nel mondo, sono attualmente queste: in certi momenti possono parlare solo sempre gli stessi. Non importa, andiamo avanti. Continueremo a pubblicare i comunicati che ci invia il Comune di Venezia atti a promuovere le sue svariate iniziative, come quelli degli altri Enti d'altronde. Andiamo avanti perchè è inutile evitare la realtà : "La Voce di Venezia" si poggia su un gruppo di persone che lavorano attrezzate solo di vero, disinteressato entusiamo. Non rappresenta e non sposta interessi economici e non gode di appoggi politici. E su questa strada continueremo sentendoci, in questo, migliori degli altri.
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commenti:
"In qualità di operatore dell'informazione e utente in merito al tema della lobby dell'informazione, ho delle domande da porre ad ognuno.
Qualunque sia la posizione ricoperta all'interno della nostra società , mi auguro che chiunque sia in grado di rispondere in maniera indipendente. Se, come nel caso del Dalai Lama, è stato permesso di vederlo solo nell'ambito di alcuni "momenti organizzati", in determinati orari adibiti alla stampa e solo per mezzo di determinati operatori, siamo sicuri che chi può organizzarne la visibilità , non ci stia vendendo qualcosa? Qualche idea, o meglio l'immagine che noi dobbiamo avere? Possiamo ancora parlare di Democrazia se possiamo scegliere solo tra ciò che vediamo, e ciò che vediamo è preselezionato da chi ci dice tra cosa scegliere?" M. A. (10/02/09 - 11.35) Nulla di nuovo sotto il sole. Immagino la delusione dei colleghi che si sentono rispondere che "devono stare fuori", ma questo è il sistema. oggi passavo per caso ed ho incrociato una scena patetica, aldilà del carisma del leader spirituale tibetano che non si discute e anzi lo accompagnava, Esprimo tutta la mia solidarietà a "la voce di Venezia". E' chiaro che così per sapere le cose dobbiamo comprare il gazzettino. M. D'Este (11/02/09 - 09.12)
Complimenti ai soliti noti. Pastette, ormai dappertutto pastette. Ragazzi, non prendetevela. Può darsi che (adesso) siate piccoli ma crescerete. A me La Voce di Venezia piace così com'è e la sto facendo conoscere a diverse persone. Avanti così... |