IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

giovedì 28 Marzo 2024
9.6 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGELibri, recensioni e nuove usciteL'arte ingannevole del gufo, il mistery per tutte le età di Ella West
Questa notizia si trova quiLibri, recensioni e nuove usciteL'arte ingannevole del gufo, il mistery per tutte le età di Ella...

L’arte ingannevole del gufo, il mistery per tutte le età di Ella West

pubblicità

A volte le emozioni più intense e particolari possono essere raccontate anche in poche pagine, come accade in ‘L’arte ingannevole del gufo’ (traduzione di Silvia Rota Sperti) di Ella West, edito da Giunti.

Tutte le sere, dopo il tramonto, Viola si addentra nel bosco dietro casa. La grave malattia di cui soffre le impedisce di esporsi anche al minimo raggio di sole. Così, quando i suoi compagni sono impegnati con la scuola, lei dorme o sta in casa a suonare, e quando loro vanno a dormire, lei passeggia libera tra gli alberi del suo bosco, in compagnia del buio e di tutti gli animali che lo popolano.

Una sera, però, sul sentiero sterrato da cui non passa anima viva, scorge un’auto: un ragazzo tira fuori un corpo pesante dal bagagliaio e lo trascina sul sedile di guida, prima di dare fuoco alla macchina. Poi seppellisce qualcosa nel terreno vicino. Sei alberi dal ciglio della strada: per Viola è facilissimo ritrovare il punto in cui quel tizio ha scavato la buca… e dare inizio alla sua personale, pericolosa indagine.

Che cosa ci fanno tanti soldi sepolti nel bosco? E quel ragazzo è forse un assassino? Tornerà a cercarla?

Grazie all’uso della prima persona, l’opera ci trascina in una sorta di atmosfera sospesa, magica, della campagna della Nuova Zelanda dove la protagonista, appena adolescente, Viola, sembra più grande della sua età.

La sua malattia le fa vedere il mondo da un’altra prospettiva e assieme a lei scopriamo la bellezza della natura nelle ore più paurose, quelle notturne, quelle dove gli alberi e gli animali si sussurrano segreti impronunciabili, mentre il vento li trasporta lontano.

Capita, a volte, di paragonare il percorso di una qualsiasi malattia ad un lungo tunnel pieno di oscurità. Viola, in questa oscurità, volente o nolente ci vive e metaforicamente il bosco rispecchia una vita solitaria riempita solo dai versi degli animali, dalla voce dei genitori e dalla musica.

Improntando ‘L’arte ingannevole del gufo’ come un mistery, West non si rivolge solo ed esclusivamente al pubblico di solito denominato come degli Young Adults, ma amplia il proprio raggio verso gli adulti, lasciando anche loro con il fiato sospeso in una lettura dalla quale ci si fatica a distaccare.

L’autrice non tralascia nemmeno l’aspetto più didascalico dell’opera, dove molti dei discorsi che la protagonista ci fa, ci rivelano aspetti non solo della sua malattia, ma anche della vita in una fattoria. Questo aspetto più descrittivo, probabilmente, deriva dalla passione dell’autrice per il giornalismo, essendo lei una freelance.

Un racconto breve, molto lineare, che ha il suo punto di forza nella voce di Viola, così diretta e senza peli sulla lingua, che evita la banalità e che rimane impresso nella memoria grazie all’atmosfera con il quale riesce ad avvolgere il lettore, raccontandoci anche i ‘drammi’ dello xeroterma pigmentosum, ma senza alcun velo di tristezza. Opera ammirevole.

Sara Prian

Riproduzione vietata

l'arte ingannevole del gufo

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img