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L’addio a Cesare De Michelis in una chiesa gremita

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L'addio a Cesare De Michelis in una chiesa gremita

La città di Venezia si è stretta martedì pomeriggio nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo per l’ultimo saluto a Cesare De Michelis, docente universitario ed editore veneziano, scomparso venerdì scorso.

Moltissimi amici, rappresentanti istituzionali e autorità, hanno voluto testimoniare la propria vicinanza alla moglie Emanuela, ai figli, ai familiari di Cesare De Michelis, riempiendo le navate della chiesa. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale sono intervenuti al rito funebre il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e l’assessore comunale Paola Mar.

A presiedere il culto la pastora valdese Ilenya Goss che ha ricordato l’impegno pubblico, letterario, culturale, musicale, artistico, lo spirito critico di Cesare De Michelis. La lettura di un brano dell’Antico testamento e della seconda lettera di San Paolo ai Corinzi è stata affidata alla voce commossa di due nipoti di De Michelis.

A ricordare l’editore, anima della casa editrice Marsilio, intellettuale e professore universitario, sono stati il filosofo e amico Massimo Cacciari, che ne ha sottolineato la curiosità, la voglia di meravigliarsi, indagare, criticare, discernere; l’economista Francesco Giavazzi, che ha messo in risalto l’anima imprenditoriale, le idee, la passione, il senso degli affari; il docente di letteratura italiana Giuseppe Lupo.

“A nome dell’Amministrazione comunale e di tutti i cittadini – ha sottolineato il sindaco Brugnaro – voglio ricordare un grande concittadino che ho conosciuto per oltre 10 anni, un fine letterato, una persona molta colta, ma anche un grande imprenditore: una persona che si è cimentata con le difficoltà dell’impresa, dei rapporti con gli altri, con la necessità di dover efficientare i costi. La sua esperienza e disponibilità mi hanno sempre fatto capire come si possa essere intelligenti e ricchi di cultura, ma anche sempre disponibili; da lui ho imparato l’umiltà e il coraggio. Una grande testimonianza di forza di questa città. Ci lascia una grande persona, una persona perbene”.

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